Medio Oriente

Israele, 'raddoppiamo la popolazione ebraica sul Golan'

Bennett: 'Colto il momento offerto da Usa e da crisi in Siria'

Il premier israeliano Naftali Bennett

Redazione Ansa

 Il governo israeliano ha deciso di raddoppiare la popolazione ebraica del Golan e di stanziare a questo fine un miliardo di shekel (circa 285 milioni di euro): lo ha annunciato oggi il premier Naftali Bennett in una seduta straordinaria del consiglio dei ministri tenuta nel kibbutz Mevo Hama (Golan). "Abbiamo deciso di cogliere il momento", ha detto.
    Dopo aver ricordato il riconoscimento degli Usa della sovranità israeliana sul Golan e i dieci anni di guerra civile in Siria, "ogni persona comprende ormai - secondo Bennett - che occorre preferire alture tranquille, verdi e prosperose sotto Israele che non ogni altra alternativa". 

Bennett ha precisato che la città israeliana di Katzrin (7.000 abitanti) sarà estesa con due nuovi quartieri. Inoltre saranno creati due nuovi insediamenti ebraici: Assif e Meitar. Oggi sulle alture del Golan risiedono circa 25 mila israeliani ed altrettanti drusi di origine siriana. Dal 1981, quando Israele ha esteso la propria legislazione al Golan, essi hanno diritto a richiedere carte di identità israeliane. Il premier ha aggiunto che una delle circostanze che hanno influito sulla decisione odierna è legata anche alla crisi del Covid "che ha mostrato a molti israeliani che non è obbligatorio vivere nel centro del Paese e che è possibile anche lavorare da casa". A costoro il governo offrirà infrastrutture adeguate. Il premier ha notato infine con compiacimento che la decisione di estendere gli insediamenti sul Golan è stata approvata tanto dai ministri di destra quanto da quelli di sinistra.

   

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