E' di almeno 83 morti e oltre 148 feriti, tutti soldati filo-governativi, il bilancio dell'attacco missilistico compiuto oggi ad est di Sanaa e attribuito ai ribelli Houthi, nell'ambito della guerra che da cinque anni insanguina lo Yemen, paese più povero della penisola arabica.
L'attacco, dopo mesi di relativa calma, non è stato rivendicato dai ribelli Houthi, e avviene dopo una offensiva delle forze filo-governative contro i ribelli nella regione di Nihm, a nord di Sanaa.
Un'offensiva sferrata con il sostegno dell'Arabia Saudita, impegnata in Yemen contro i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran.
L'attacco odierno è stato sferrato contro una moschea nella provincia di Marib, nello Yemen centrale, come riferiscono fonti mediche e militari.
Il presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi, citato dall'agenzia fficiale Saba, ha accusato gli Houthi e condannato l'attacco definendolo "codardo e terroristico".
Yemen: 83 militari uccisi in un attacco
Contro una moschea nella provincia centrale di Marib