Medio Oriente

Netanyahu annuncia piano annessione Valle Giordano. Olp, vuole la guerra

Premier israeliano vedrà Putin il 12 settembre per parlare anche di Iran e Siria

Redazione Ansa

"Se sarò eletto nuovo premier di Israele la mia intenzione e quella del nuovo governo è quella di estendere la sovranità israeliana alla Valle del Giordano e alla sponda nord del Mar Morto". Lo ha detto oggi il premier Benyamin Netanyahu chiedendo su questo "un mandato" agli elettori ad una settimana dal voto. "Quello - ha aggiunto - diventerà il confine orientale di Israele".

"Chiedo il mandato ad estendere la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti ebraici in Cisgiordania", ha aggiunto Netanyahu sottolineando che se sarà eletto di nuovo primo ministro l'estensione avverrà "in coordinamento con gli Usa" e dopo che il presidente Trump "avrà presentato il suo piano di pace". "Per questo passo - ha detto - le condizioni sono già mature".

Netanyahu incontrerà giovedì prossimo 12 settembre - 5 giorni prima del voto in Israele - il presidente russo Vladimir Putin a Sochi, in Russia. Un incontro in cui, fa sapere l'ufficio del primo ministro, sarà discussa la questione dell'Iran in Siria.

E, a proposito di Israele e Iran il ministro degli Esteri dell'Iran Mohammad Javad Zarif scrive un tweet rivolgendosi a Trump: 'Lo sapevi, Donald Trump, che Netanyahu è stato determinante per spingere gli Stati Uniti nel pantano dell'Afghanistan? Lo stesso da cui ora non riesci a uscire? Il suo motto dal 1986: combattere fino all'ultimo soldato americano". E il tweet arriva all'indomani delle dichiarazioni del premier israeliano secondo le quali Teheran avrebbe avuto un sito segreto per lo sviluppo di armi nucleari, poi distrutto perché scoperto da Tel Aviv. Nel post, Zarif allega un video di Netanyahu e invita il presidente americano a guardarlo.

"La terra di Palestina non fa parte della campagna elettorale di Netanyahu" commenta, invece, il premier palestinese Mohammad Shtayyeh che aveva avvertito il primo ministro israeliano di non dichiarare nel discorso di oggi la volontà di annettere parti della Cisgiordania. "Netanyahu - ha detto Shtayyeh citato dalla Wafa - è il principale distruttore del processo di pace, e qualsiasi sua follia si rifletterà negativamente su di lui a livello locale e internazionale".

Il piano dell'amministrazione Trump noto come l' 'Accordo del secolo' - aveva anticipato Netanyahu - "sarà presentato alcuni giorni dopo le elezioni israeliane" del 17 settembre. "E' dietro l'angolo. Si tratta di una grande sfida, ma anche di una grande opportunità, di un'occasione storica ed unica per estendere la sovranità israeliana agli insediamenti ebraici in Giudea-Samaria", ossia in Cisgiordania.

"La questione - ha proseguito - è chi debba condurre le trattative con Trump. Starà agli elettori stabilire se vogliano me, oppure la coppia Gantz-Lapid'', che guida il partito centrista Blu-Bianco.

"Se al premier Benyamin Netanyahu sarà consentito di attuare i suoi piani di annessione, seppellirà ogni speranza di pace tra israeliani e palestinesi" dichiara il segretario dell'Olp, Saeb Erekat, secondo il quale gli israeliani e la comunità internazionale "devono fermare questa follia"

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