Medio Oriente

Uccisi 30 jihadisti in raid nel Sinai

Attacco aereo contro deposito di armi per prevenire attentati

Redazione Ansa

Un raid aereo delle forze armate egiziane ha causato la morte di 30 estremisti islamici nel nord del Sinai. Lo ha reso noto il portavoce dell'esercito egiziano, Mohamed Samir su Facebook proprio nel giorno del 34/o anniversario del completamento del ritiro di Israele dalla penisola nel 1982.
    L'incursione, condotta a sud di Sheikh Zuweid, ha anche distrutto un deposito di armi seguendo informazioni di intelligence secondo le quali i terroristi stavano preparando attacchi a posti di blocco della polizia, ha precisato il portavoce.
    Come noto, nel Sinai settentrionale una guerriglia condotta dalla branca egiziana dell'Isis negli ultimi tre anni ha causato centinaia di morti da entrambe le parti. Cifre complessive attendibili sono di difficile reperibilità ma, ad esempio, il 19 marzo un attacco a colpi di mortaio aveva causato la morte di 15 poliziotti ed era stato di almeno 60 jihadisti uccisi il bilancio di una vasta operazione antiterrorismo condotta una settimana dopo.
   

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