Medio Oriente

Onu conferma distruzione del tempio di Bel a Palmira

Immagini attestano l'abbattimento del gioiello di Palmira

Come era il santuario

Redazione Ansa

Immagini satellitari di un'agenzia dell'Onu hanno attestato un nuovo "crimine contro la civiltà" perpetrato dall'iconoclastia dello Stato islamico: a Palmira è stato raso al suolo anche il tempio di Bel, il principale gioiello di pietra del sito archeologico siriano conquistato dall'Isis nel maggio scorso. La distruzione con 30 tonnellate di esplosivo del "Santuario di Bel" (o Baal, divinità fenicia assimilato a Giove) era stata annunciata domenica da attivisti locali rinnovando nel mondo lo sdegno creato da precedenti atti di iconoclastia in Siria e Iraq. Lunedì, per alcune ore, si era diffusa la speranza che la follia dell'Isis avesse avuto effetti limitati: il direttore delle Antichità siriane, Mamoun Abdelkarim, aveva sostenuto che il tempio risalente al primo secolo dopo Cristo si era in parte salvato e che la base e il colonnato erano ancora in piedi. In serata però è arrivata la devastante delusione: "Possiamo confermare la distruzione dell'edificio principale del Tempio di Bel come anche della fila di colonne nelle sue immediate vicinanze", si afferma in una dichiarazione dell'Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (Unitar) che ha pubblicato inequivocabili immagini riprese dallo spazio "prima" (27 agosto) e "dopo".
   

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