(ANSA) - LONDRA, 07 OTT - L'incubo di potenziali blackout
invernali in case e luoghi pubblici del Regno Unito dilaga sulle
prime pagine dei giornali britannici sullo sfondo degli scenari
tracciati ieri da National Grid, gestore della rete pubblica di
distribuzione dell'elettricità, in relazione alla crisi
energetica globale in atto: resa più acuta dalle conseguenze
dirette o indirette della guerra in Ucraina, delle sanzioni alla
Russia, delle contromosse di Mosca.
Il monito, condiviso con altri Paesi europei, ha a che fare
con il peso che l'utilizzo del gas riveste sull'isola: la quale,
pur avendo ormai azzerato la limitata dipendenza passata dagli
idrocarburi russi, copre con questa fonte il 40% del suo
fabbisogno di elettricità (in parte importato dall'Europa
continentale) e subisce quindi pesantemente gli effetti della
disponibilità e dei costi globali del gas sui mercati
internazionali.
National Greed ha evocato ieri, nell'ipotesi "peggiore" d'un
drastico tracollo delle forniture, possibili blackout fino a 3
ore quotidiane in inverno nei giorni di maggior richiesta, con
preavviso alle famiglie di un giorno. Ipotesi definita
"improbabile" allo stato stato attuale, ma che i giornali - dal
conservatore Telegraph al progressista Guardian - mostrano oggi
di prendere sul serio, a colpi di titoli di apertura, malgrado
le promesse della neopremier Tory, Liz Truss, contro il
razionamento. Mentre organizzazioni caritative e sanitarie già
paventano contraccolpi micidiali, ove lo scenario estremo si
dovesse concretizzare anche solo parzialmente: sui più poveri e
vulnerabili in primis. (ANSA).
Gas: incubo blackout invernali in Gb, sale l'allarme
Dopo ipotesi 'scenario peggiore' evocata da 'gestore elettricità