Europa

Putin richiama 300mila riservisti. Fuga da Mosca e proteste

Il presidente Usa all'Onu: 'Una guerra nucleare non può essere vinta e non va combattuta'. Stoltenberg: "Gli alleati aumentino la produzione di armi e munizioni"

Redazione Ansa

"Combatteremo per la nostra patria, la nostra terra che è l'unica che abbiamo, la nostra libertà, indipendenza e sovranità": lo ha detto il presidente Vladimir Putin in occasione dei 1.160 anni dalla fondazione dello stato russo, citato da Tass. Il capo del Cremlino ha promesso "la difesa e la protezione di cultura e tradizioni, nel nome dei nostri predecessori e dei discendenti, per il bene della Russia, la sua grande storia e il suo grande futuro". 

L'operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla tv. Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo di 300mila militari riservisti. L'obiettivo dell'Occidente è "indebolire, dividere e distruggere la Russia", ha sottolineato Putin. "Nella sua aggressiva politica anti-russa, l'Occidente ha superato ogni limite", ha agiunto Putin ribadendo che userà "tutti i mezzi a nostra disposizione"  e che coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. "Non sto bluffando", ha poi specificato. Inoltre, i territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca, ha detto lo zar.

"Siamo pronti a imporre ulteriori costi economici alla Russia e alle persone e alle entità all'interno e all'esterno della Russia che la sostengono, politicamente o economicamente". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista alla Cnn. "Mentre la Russia si muove verso un'economia di guerra piena, proporremo anche ulteriori controlli sulle esportazioni sulla tecnologia civile", ha aggiunto, sottolineando che "il presidente Putin ora sta mostrando la sua debolezza" anche indicendo "falsi referendum sul suolo sovrano ucraino". 

Vladimir Putin ha fatto "minacce nucleari spericolate e irresponsabili": lo ha detto Joe Biden intervenendo all'assemblea generale dell'Onu. "La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell'Onu invadendo l'Ucraina", ha detto Biden.  "Una guerra nucleare non può essere mai vinta e non deve essere combattuta".  (TUTTO L'INTERVENTO ALL'ONU)

Nel corso di un breafing, un alto dirigente dell'amministrazione Usa ha affermato che Vladimir Putin "sta giocando ora la carta nucleare" e sta costruendo un'altro
"pretesto legale" con i referendum farsa nel Donbass, in modo che, se passano, ogni tentativo dell'Ucraina di riprendere quei territori sara' visto come un attacco alla Russia, consentendo di usare tutte le opzioni. "Stiamo mandando un messaggio molto chiaro alla Russia sulle conseguenze dell'escalation.Questo non significa che siamo ciechi di fronte alle dinamiche che potrebbero portare ad una escalation", ha aggiunto.

Intanto, la Turchia ha condannato i referendum per l'annessione alla Russia di quattro regioni sotto il suo controllo in Ucraina, definendoli "illegittimi". "Questo fatto compiuto illegittimo non sarà riconosciuto dalla comunità internazionale", ha affermato il ministero degli Esteri turco in una nota. La Turchia non ha mai riconosciuto l'annessione da parte di Mosca della penisola ucraina della Crimea, avvenuta durante i primi mesi di un violento conflitto scoppiato nel 2014 e culminato con l'intervento della Russia in Ucraina il 24 febbraio.

 


PROTESTE IN RUSSIA, OLTRE 1.000 FERMI

Almeno 1.026 persone sono state arrestate oggi in Russia durante manifestazioni spontanee contro la parziale mobilitazione per l'offensiva in Ucraina, annunciata in mattinata dal presidente Vladimir Putin.

Secondo l'ong Ovd-Info, le manifestazioni sono avvenute in almeno 38 città del Paese. Queste sono le più grandi proteste in Russia da quelle successive all'annuncio dell'offensiva di Mosca in Ucraina a fine febbraio.

 

LE REAZIONI NEL MONDO AL DISCORSO DI PUTIN

Una riunione straordinaria del Consiglio Esteri Ue è stata convocata per questa sera alla luce degli annunci fatti dal presidente russo Vladimir Putin. La riunione si terrà probabilmente a New York, dove si trovano in queste ore molti dei ministri interessati.

Putin ha usato "una pericolosa e incauta retorica nucleare. Lui sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e avrebbe conseguenze senza precedenti per la Russia. Inoltre la Nato sta aumentando la sua presenza" sul fronte Est "per rimuovere qualsiasi equivoco a Mosca. Noi faremo in modo che non ci siano equivoci a Mosca sulla serietà dell'uso di armi nucleari", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Noi stiamo parlando con i nostri Alleati ma anche con l'industria della difesa per aumentare la produzione militare, di armi e munizioni, perché dobbiamo rimpiazzare i nostri stock per assicurare la difesa dei territori Nato ma anche per continuare a sostenere l'Ucraina", ha detto Stoltenberg. Poi ha paragonato l'aumento di produzione militare richiesto a quello dei vaccini nella crisi Covid.

"Non credo che userà queste armi. Non credo che il mondo gli consentirà di impiegarle", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo a una domanda sulla minaccia nucleare di Putin.

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La Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica, dopo il discorso con cui il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'uso di tutti i mezzi necessari e la mobilitazione parziale che prevede il richiamo di 300.000 riservisti, nel mezzo delle difficoltà incontrate nell'invasione dell'Ucraina. La posizione cinese sulla crisi in Ucraina è "coerente e chiara", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, esortando "a trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti".

Pechino chiede di rispettare la "sovranità di tutti i Paesi", dopo che quattro regioni occupate dai russi hanno detto che terranno referendum per entrare nella Federazione russa. 

La mobilitazione parziale ordinata dal presidente russo Vladimir Putin è un segno di "debolezza". E' quanto sostiene l'ambasciatrice statunitense in Ucraina. "I referendum farsa e la mobilitazione sono segni di debolezza, del fallimento russo", ha scritto Bridget Brink su Twitter. "Gli Stati Uniti non riconosceranno mai la pretesa della Russia di annettere il territorio ucraino, e continueremo a stare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario".

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L'annuncio di Putin segna "una nuova escalation" nell'aggressione all'Ucraina. Si tratta di "un passo pessimo, sbagliato", ha detto il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck. "Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico". "Poiché la mobilitazione militare della Russia avverrà anche vicino ai nostri confini (regione di Kaliningrad), la Forza di reazione rapida della Lituania è stata messa in stato di massima allerta per prevenire qualsiasi provocazione da parte della Russia". Lo scrive su twitter ministro della Difesa lituano, Arvydas Anušauskas.

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