(ANSAmed) - ZAGABRIA, 25 LUG - Apre domani al traffico il
ponte di Pelješac (Sabbioncello in italiano) nel sud della
Dalmazia, il più grande progetto infrastrutturale costruito in
Croazia nell'ultimo decennio, finanziato per l'ottanta per cento
dai fondi europei.
Il ponte, lungo 2.404 metri, collegherà la costa dalmata con
la penisola di Pelješac, e in questo modo connetterà Dubrovnik,
la perla dell'Adriatico croato, alla rete autostradale
nazionale, evitando di passare per la piccola tratta di
territorio bosniaco a Neum. La cerimonia di inaugurazione si
terrà domani sera alla presenza di tutte le massime cariche
politiche del Paese.
Le idee e i piani per la realizzazione di questo progetto
esistevano da almeno vent'anni, ma i vari tentativi di avviare i
lavori sono stati molte volte fermati a causa degli altissimi
costi. Solo dopo l'adesione della Croazia nell'Unione europea,
nove anni fa, si è potuto pensare di accelerare i progetti
grazie al supporto dei fondi comunitari. Il ponte dovrebbe far
parte dell'autostrada adriatico-ionica che, partendo da Trieste,
attraverserà l'intera costa dell'Adriatico orientale per
giungere in Grecia. Inoltre, non sarà più necessario
attraversare il territorio bosniaco e valicare nel giro di circa
otto chilometri due confini di stato, circostanza che in
passato, specie in piena stagione turistica, costituiva un
ingorgo stradale. Una situazione che si sarebbe aggravata con
l'ingresso della Croazia nella zona Schengen, molto
probabilmente il prossimo primo gennaio, per l'obbligo di
controlli stringenti alle frontiere d'ingresso nello spazio
comune europeo.
Il ponte ha anche un grande valore simbolico nazionale poiché
unisce territorialmente il Paese e di fatto la regione di
Dubrovnik cessa di essere una enclave.
Il valore dell'intero investimento è di circa 400 milioni di
euro ed è stato realizzato dalla compagnia statale cinese China
Road and Bridge Corporation (Crbc). (ANSAmed).
Croazia: apre ponte che collega Dubrovnik a territorio nazionale
E' il più grande progetto infrastrutturale in ultimo decennio