Europa

Tokayev attacca Nazarbayev: 'Ha creato classe di ricchi'

Il presidente kazako contro il suo predecessore. Le truppe guidate da Mosca lasceranno il Kazakhstan tra 2 giorni

Redazione Ansa

Il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, ha accusato il suo predecessore Nursultan Nazarbayev di aver favorito la creazione di "una classe di persone ricche anche per gli standard internazionali". Secondo l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, il presidente del Kazakhstan Tokayev ha incaricato il governo di creare un elenco di società e grandi oligarchi che trasferiranno annualmente capitali a un fondo sociale. "Grazie al primo presidente, l'Elbasy (leader della nazione, titolo dell'ex presidente Nazarbayev, ndr), nel Paese sono comparsi un gruppo di aziende molto redditizie e un ceto di persone ricche anche per gli standard internazionali", ha detto Tokayev, parlando davanti ai membri del parlamento. "Credo che sia giunto il momento di rendere il dovuto al popolo del Kazakhstan e aiutarlo in modo sistematico e regolare", ha affermato Tokayev secondo Ria Novosti. 

Tokayev ha inoltre annunciato che i circa 2.000 soldati del Csto, l'alleanza militare guidata dalla Russia e di cui fanno parte sei repubbliche ex sovietiche, cominceranno a lasciare il Paese tra due giorni. "La missione delle forze di pace è stata completata con successo", ha detto Tokayev precisando che il ritiro durerà una decina di giorni. Il presidente aveva chiesto ai Paesi del Trattato di sicurezza collettiva (Csto) guidato da Mosca di inviare soldati per aiutarlo a riprendere il controllo della situazione.

La Cina sostiene le forze militari a guida russa in Kazakhstan per aiutare il Paese a sedare i disordini: il ministro degli Esteri Wang Yi, nella telefonata avuta ieri con l'omologo russo Sergei Lavrov, ha detto che Pechino sostiene il presidente Kassym-Jomart Tokayev, secondo cui la fonte dei disordini era l'attività terroristica. Cina e Russia, secondo una nota diffusa oggi a Pechino, dovrebbero "opporsi alle forze esterne che interferiscono con gli affari interni dei Paesi dell'Asia centrale" e impedire che le "rivoluzioni colorate" e le "tre forze del male (separatismo, terrorismo ed estremismo, ndr) causino il caos".
   

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