Europa

Gb: timori di crisi non toccano Johnson, +10% nei sondaggi

Nuovo allungo Tory su Labour dopo stagione congressi di partito

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 14 OTT - Non sembrano toccare per ora la capacità di raccolta del consenso del premier britannico Boris Johnson i timori di crisi legati al dopo Covid e al dopo Brexit in alcuni settori dell'economia del Regno Unito e lo spettro evocato dai suoi detrattori d'un ipotetico nuovo "inverno di malcontento" sociale. Almeno secondo l'ultimo sondaggio dell'istituto YouGov che, dopo la stagione congressuale delle tradizionali conferenze annuali dei partiti d'Oltremanica, rafforza semmai il vantaggio attribuito alla parrocchia Tory nei confronti del Labour di Keir Starmer fino a un +10%.
    Stando ai risultati della rilevazione diffusa oggi, il Partito Conservatore del primo ministro - rianimato dal discorso congressuale all'insegna dell'ottimismo di BoJo - risale al 41% (+2), ossia agli stessi livelli che nel dicembre 2019 gli garantirono il trionfo elettorale alle ultime politiche. Mentre i laburisti, divisi più che mai fra moderati e sinistra dopo il ritorno al centro imposto da Starmer, restano stagnanti al 31%, addirittura un punto meno del risultato ottenuto in occasione della disfatta alle urne del 2019 sotto la vecchia leadership radicale di Jeremy Corbyn. Non solo. I Tories sono al momento gli unici ad avanzare nel panorama partitico dell'isola secondo YouGov: che indica i Liberaldemocratici fermi al 9%, i Verdi in lieve calo dal 9 all'8% malgrado l'attualità della campagne contro i cambiamenti climatici, e gli indipendentisti scozzesi dell'Snp pure in discesa (come percentuale nazionale riferita all'intero Regno) dal 6 al 4%. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it