Europa

Maddie: appello polizia Gb a testimoni

Dopo l'avvio di un'indagine in Germania su un nuovo sospetto

Redazione Ansa

"Pensiamo che Maddie sia morta". Lo ha detto, secondo quanto riportato da Skynews, il procuratore tedesco che sta indagando sull'ultima pista nel caso della bambina inglese scomparsa in Portogallo nel 2007, quando aveva tre anni. Il 43enne tedesco su cui si indaga attualmente è sospettato di omicidio.

L'uomo, che è in stato di arresto a Kiel, ha precedenti penali per delitti sessuali. All'epoca della scomparsa della bambina viveva ad Algarve, in Portogallo. Gli inquirenti sperano adesso di avere segnalazioni e nuovi indizi fra la gente che è entrata in contatto con lui. Il portavoce della Procura ha rilasciato una breve dichiarazione, la stessa di ieri, e non ha risposto a domande, chiedendo comprensione ai giornalisti: nella fase attuale delle indagini non è possibile neppure tenere una conferenza stampa, ha spiegato, secondo quanto riportano i media tedeschi. Maddie era scomparsa il 3 maggio del 2007 in un complesso residenziale di Praia de Luz. I genitori erano a cena in un ristorante. Si è indagato a lungo su un possibile rapimento, e gli stessi genitori sono finiti, a tratti, fra i sospettati.

La polizia britannica ha intanto lanciato un nuovo appello al pubblico per risolvere il mistero di Madeleine, alla luce dell'avvio dell'indagine in Germania su un nuovo sospetto nel caso. La polizia tedesca ha annunciato ieri di avere aperto un'indagine su un tedesco di 43 anni pluripregiudicato per reati sessuali che al momento si trova in carcere per altri reati.

    Secondo il capo degli inquirenti britannici, Mark Cranwell, l'uomo - che all'epoca aveva 30 anni - si trovava nell'area di Praia de Luz, dove soggiornava la famiglia McCann, quando la bambina sparì. L'uomo ricevette una telefonata poco prima che la bambina sparisse dalla sua camera da letto. La polizia ha pubblicato sia il numero di telefono che l'uomo aveva all'epoca (+351 912 730 680), sia quello della persone che lo chiamò (+351 916 510 683), sottolineando che qualsiasi informazione relativa a questi due numeri potrebbe essere "cruciale".

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