Europa

Brexit: meno 132mila lavoratori Ue in Gb

Fenomeno riguarda Paesi dell'est, dall'Italia flusso è stabile

Redazione Ansa

Cala sensibilmente, sullo sfondo delle incognite della Brexit, il numero complessivo dei cittadini di Paesi Ue che lavorano nel Regno Unito. Lo rivelano i dati di luglio-settembre diffusi oggi dall'Office for National Statistics, che stima 2,25 milioni di presenze totali, ossia 132.000 in meno rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
    Si tratta della riduzione più consistente dal 1997, anche se il cosiddetto 'Brexodous' è concentrato esclusivamente fra i lavoratori provenienti dagli 8 Paesi dell'est entrati nell'Ue nel 2004: scesi di 154.000 unità, fino a 881.000. Stabile resta invece il numero dei cittadini di Paesi occidentali (Italia inclusa). John Portes, economista al King's College, paventa in ogni modo "un impatto economico e sociale significativamente negativo per il Regno Unito". Al contrario Alp Mehmet, vicepresidente di Migration Watch UK, parla di "buone notizie", notando come a questa contrazione abbia corrisposto un incremento di "450.000 lavoratori britannici" assunti.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it