Europa

Colonia, proteste a congresso Afd

Dimostrati tentano blocco, ma nessun ostacolo per inizio lavori

Redazione Ansa

 - BERLINO  -
Fra le proteste, e con momenti di tensione con le forze dell'ordine, è iniziato stamani a Colonia il congresso nazionale di Alternative fuer Duetschland, il partito populista della destra tedesca. Centinaia di manifestanti hanno preceduto per le strade della città renana i delegati di Afd, e alcuni, come annunciato, hanno tentato di ostacolarne l'ingresso all'hotel Maritim, dove era prevista la manifestazione. Nonostante qualche momento di scontro con i 4mila poliziotti presenti (un agente è rimasto ferito) e alcuni fermi, i delegati di Afd alla fine hanno potuto raggiungere l'albergo. Alle dimostrazioni sono attese nel corso della giornata 50 mila persone, mentre stando agli organizzatori delle proteste in circa tremila avrebbero partecipato ai blocchi, che hanno fatto ritardare l'inizio dei lavori. Imponenti le misure di sicurezza prese a Colonia, a causa dell'annunciata presenza di migliaia di radicali di sinistra e autonomi pronti alla violenza.

Si è spesa per una "realpolitik" e ha subito una sonora sconfitta: l'attuale leader Frauke Petry, oggi ha visto infatti bocciare - non è stata inserita neppure all'ordine del giorno - la sua mozione sulla
direzione futura del partito al congresso nazionale, in corso
fino a domani nella città renana. L'idea di ammorbidire la
politica del partito, per fare in modo che nel lungo periodo Afd
possa trovare futuri "alleati" nello scenario politico federale
e governare in coalizioni tradizionali è stata aspramente
contestata dal copresidente Joerg Meuthen: "Con questa gente non
vogliamo allearci", ha replicato alla proposta della Petry.
Anche sulle politiche migratorie, Meuthen ha chiarito di voler
mantenere il pugno fermo: "Non vogliamo diventare una minoranza
nel paese".
Pur mostrando la sua delusione, e definendo la scelta di
rigettare la mozione un "errore", Petry ha affermato di voler
proseguire per ora a militare in Afd come presidente federale:
"Osserverò gli sviluppi fino a settembre nella mia funzione.
Sono e resto presidente". Petry ha annunciato nei giorni scorsi
la decisione di non presentarsi come candidato del partito alle
elezioni federali di settembre. Il volto di AFD (o il team
leader) per le urne sarà scelto fra oggi e domani.
   

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