Monta e rischia di sfiorare Downing Street lo scandalo che coinvolge Mark Clarke: ex leader del movimento giovanile Tory e figura chiave nell'ultima campagna elettorale del partito del premier David Cameron, accusato di bullismo, soprusi e anche molestie sessuali da ex attivisti e attiviste del suo staff venuti allo scoperto di recente.
A pesare sono le 'imputazioni' dettagliate di bullismo rivolte a Clarke, 38 anni, da Eliott Johnson, un militante 21enne. L'accusato nega, ma il Partito conservatore nei giorni scorsi lo ha infine espulso dai propri ranghi, tanto più che un'altra attivista - una ragazza - ha rilanciato, denunciando ricatti e abusi a sfondo sessuale.
Lo scandalo tuttavia si allarga, e fra i Tory è corsa allo scarico delle responsabilità, a quanto scrive oggi il Times. Il vertice conservatore e l'entourage di Cameron puntano il dito contro Grant Shapps, attuale ministro per lo Sviluppo Interno ed ex copresidente del partito, indicato come l'uomo che avrebbe garantito per Clarke quando questi - chiacchierato già in passato - fu inserito nella macchina elettorale in occasione del voto del maggio 2015 alla testa d'un'organizzazione di sostegno, denominata Road Trip, che seguiva passo passo la campagna di Cameron. Ma Shapps, secondo il Times, non ci sta e coinvolge adesso, fra i padrini del 'reprobo', Lynton Crosby: niente meno che il guru elettorale del premier in persona.