Europa

Migranti, giallo sull'uccisione in Libia del boss degli scafisti. Lui: "Sono vivo"

Media, Salah Al-Maskhout era considerato capo trafficanti Zuwara

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Redazione Ansa

E' giallo sulla notizia dell'omicidio del principale boss del traffico di esseri umani a Zuwara, in Libia, che secondo i media locali sarebbe stato ucciso a Tripoli insieme a 8 suoi miliziani. L'uomo, Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era Gheddafi, sarebbe stato ucciso da uomini armati, probabilmente "professionisti", scrive il Libya Herald. Ma è stata proprio la presunta vittimaa smentire: "Sono vivo e scioccato da quello che è girato sul mio conto". E' quanto ha detto al sito Migrant Report Salah Maskhout, indicato come il 'boss' degli scafisti di Zuwara ucciso a Tripoli. Lo stesso sito cita fonti di Tripoli che "hanno confermato che un boss del traffico di esseri umani è stato ucciso". "E' uno scambio di identità", si precisa all'ANSA.

Tripoli, Italia dietro uccisione Maskhout - Il presidente del Congresso libico (Gnc), Nuri Abu Sahmain, accusa le "forze speciali italiane" di aver ucciso Salah Al-Maskhout, il capo di una milizia di Zuwara considerato vicino allo stesso Sahmain e indicato dai media libici come boss degli scafisti locali. Lo riferisce il Guardian che cita un comunicato di Sahmain.

Farnesina e Difesa, nessun coinvolgimento italiani - Nessun coinvolgimento di militari italiani nell'uccisione del presunto boss del traffico di esseri umani Salah Al-Maskhout, avvenuta ieri a Tripoli. Lo riferiscono all'ANSA fonti della Difesa. Anche il ministgero degli Esteri smentisce categoricamente la notizia di qualsiasi coinvolgimento di forze speciali italiane in Libia apparsa su mezzi di informazione in relazione alla vicenda di Salah al-Maskhout. Smentita categorica anche da parte del degli 007: in Libia non sono in corso attività di questo tipo da parte dei servizi". E questo perché, aggiungono, "non rientra nel perimetro operativo degli 007".

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