Europa

Padre e figlio "sgambettati", futuro in Spagna

Scuola di calcio offre casa e lavoro a Osama e bimbo 7 anni

Reporter tv Ungheria sgambetta migranti

Redazione Ansa

di Francesco Cerri

Ha trovato immediato lieto fine la storia di almeno uno delle decine di migliaia di disperati in fuga dalla guerra siriana: Osama Abdul Mohsen, l'uomo che con in braccio il figlio di sette anni è stato sgambettato la settimana scorsa dalla cronista ungherese Petra Laszlo, ha trovato rifugio e lavoro in Spagna, a Getafe, vicino a Madrid.
    Le immagini dello sgambetto hanno fatto il giro del mondo, e suscitato un'ondata di sdegno e solidarietà. Laszlo, che aveva colpito anche altri profughi, è stata licenziata in tronco.
    La scena ha commosso il presidente della scuola allenatori spagnoli Cenafe, Miguel Angel Galan: appena ha saputo che anche Osama era un allenatore di calcio, ex-mister della squadra del El-Fotuwa, ha subito cercato di contattarlo. Lo ha trovato a Monaco di Baviera, dove il siriano è arrivato dopo gli incidenti della frontiera fra Ungheria e Siria. Galan ha inviato ieri nella capitale bavarese un suo allievo marocchino, che parla arabo, per proporgli di venire in Spagna. E Mohsen ha subito accettato, ha scritto oggi il quotidiano sportivo di Madrid As.
    Galan si è impegnato a trovargli un lavoro da allenatore, ed a fare 'studiare' da calciatore - il suo sogno - il figlioletto Zaid, 7 anni, il bimbo che Osama aveva in braccio quando è stato sgambettato dalla giornalista ungherese. "Sia ringraziato Dio" ha esclamato il siriano ricevendo l'offerta spagnola.
    Arriverà con il figlio nella notte fra mercoledì e giovedì in treno dalla Baviera - evitando l'aereo ed i controlli di passaporti degli aeroporti - a Madrid, da dove saranno trasferiti a Getafe, vicino alla capitale. Qui gli è già stato trovato un appartamento di due camere vicino alla sede del Cenafe. A breve dovrebbero arrivare anche la moglie e gli altri due figli di Osama rimasti in Turchia. Il Cenafe li aiuterà nelle pratiche per lo statuto di rifugiati. Il sindaco della città Sara Hernandez ha promesso piena collaborazione e si è impegnata a cercare di fare assumere il rifugiato siriano dal Getafe Fc, che gioca in Liga con i grandi del calcio mondiale, Barcellona a Real Madrid. E anche il piccolo Zaid dovrebbe entrare nella scuola-squadra baby del Getafe: "chissà, ha detto il sindaco, che un giorno non giochi in qualche squadra spagnola di Liga". La Spagna si è impegnata ad accogliere "senza discutere" gli oltre 17mila rifugiati siriani su 160mila che le ha destinato la Commissione Ue: almeno due da domani saranno 'spagnoli'.
   

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