Europa

Cannes, Sorrentino e il giudizio della stampa internazionale su Youth

'Il regista poteva osare di più'

Redazione Ansa

Arrivano i primi giudizi su Youth-La giovinezza, il film di Paolo Sorrentino presentato in concorso al festival di Cannes.

  Il critico Peter Bradshaw del Guardian ne parla come di un' 'opera minore', 'più elegante che mai' ma in cui il regista poteva osare di più. Per il critico del quotidiano inglese, Youth ha una pallida eloquenza ed eleganza, ma c'è troppo sentimentalismo e un 'rimpianto macho-geriatricico' poco interessante per il tempo perduto.

  I giudizi positivi senza eccezioni e distinguo, e in questo Bradshaw sembra d'accordo praticamente con tutti gli inviati sulla Croisette, sono per Michael Caine, 'il cui volto è una maschera impenetrabile di delusione' interrotta solo di tanto in tanto da un buffo sorriso. Palma in arrivo per la migliore interpretazione?

  Su Mashable.com  Jordan Hoffman definisce Youth 'uno dei film più incredibili che vedrete quest'anno'. Ma la stoccata è dietro l' angolo: 'Tuttavia, con un film come questo l'effetto abbagliante è un po' come essere entusiasmato da una hall, prima della delusione generata dal vedere la vostra camera'.  Secondo Hoffman, tutto il bello del film non riesce a nascondere il suo limite maggiore: personaggi poco realistici e conflitti improbabili. Variety, tradizionalmente considerato la Bibbia dello spettacolo Usa, registra i buu e gli applausi a fine proiezione e parla del 'film più controverso visto in competizione finora'.  Questo per quello che riguarda la cronaca: la recensione  vera e propria, affidata da Variety a Jay Weissberg,  parla del film di Sorrentino più  'delicato' di sempre. 

  David Sexton sull'Evening Standard si spinge a definire Youth 'forse superiore a La grande bellezza e Le conseguenze dell'amore per inventiva, brio e intensità'. 

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