Europa

GB regole del gioco e hung parliament

Come si vota, le forze in campo e i rischi d'intoppo al sistema

Il palazzo di Westminster al tramonto

Redazione Ansa

L'hung parliament - letteralmente parlamento 'appeso' o 'impiccato' - è l'ombra che incombe sui risultati delle prossime elezioni politiche britanniche. Si ha quando nessun partito ottiene dalla urne una chiara maggioranza, ossia più della metà degli scranni della House of Commons. E' stata molto rara in passato, e dal 1945 al 2010 si era materializzata una sola volta, nel 1974. Adesso sembra invece destinata a imporsi per due legislature di fila.

Ma quali possono essere le conseguenze a Westminster? Il Regno Unito in questa tornata elettorale resta diviso in 650 collegi uninominali. Il risultato perfetto, secondo la tradizione britannica, si ha quando un partito riesce a totalizzare 326 seggi: obiettivo ora remoto, sondaggi alla mano, per i due partiti maggiori, Conservatori e Laburisti.

Parallelamente all'indebolimento relativo delle due forze storicamente dominante, si allarga viceversa la platea delle formazioni minori in grado di conseguire seggi, trasformando in multipartitico un sistema la cui stabilità è stata fondata per lungo tempo su un gioco a due o al massimo a tre. Le previsioni attribuiscono questa volta deputati, oltre che a Tory e Labour, agli euroscettici dell'Ukip (indicati come terza forza nazionale in termini percentuali) e ai Libdem (seppure in calo). Ma anche a forze di nicchia come i Verdi (in ascesa) o a movimenti locali come gli unionisti nordirlandesi del Dup, gli autonomisti gallesi di Pleid Cymru e soprattutto gli indipendentisti scozzesi dello Snp, che concentrando i consensi possono fare man bassa nei collegi di casa loro dove veleggiano oltre il 50%.

Quanto alle regole della consultazione, non cambia invece nulla. I seggi saranno aperti dalle 7 (le 8 in Italia) alle 22. E subito dopo ci saranno i primi exit poll. Gli aventi diritto al voto sono i cittadini britannici dai 18 anni in su, circa 45 milioni di persone. Sono esclusi dalle urne i 'pari' della Camera dei Lord, i carcerati condannati, chiunque (anche non detenuto) sia stato condannato per frode elettorale nei 5 anni precedenti, chi sia legalmente incapace di intendere e di volere.

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