Europa

Putin: Ucraina non vuole risolvere crisi pacificamente

"Ma l'uso della forza porta ad un vicolo cieco"

Redazione Ansa

Kiev non mostra di voler "risolvere il problema del sud-est" ucraino - dove da aprile è in corso un conflitto tra le truppe ucraine e i miliziani separatisti - attraverso il dialogo politico. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza a Soci aggiungendo che l'uso della forza "porta a un vicolo cieco". La Russia non considera gli Stati Uniti una minaccia, ha aggiunto Putin precisando però che "la politica dei circoli governativi Usa è sbagliata".

Sulle sanzioni occidentali contro la Russia ha poi affermato: sono "un errore" che "va a detrimento di tutti". Il leader del Cremlino ha precisato che comunque Mosca non chiederà "niente a nessuno" perché è "un Paese autosufficiente".

Emergenza umanitaria in Ucraina dove il numero di sfollati interni o fuggiti nella vicina Russia a causa degli scontri nell'est del Paese è salito a più di 820mila. Lo ha riferito a Ginevra l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).

Telefonata Putin-Merkel, presto gruppo contatto. Intanto il presidente russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno discusso del conflitto in Ucraina in una conversazione telefonica e si sono detti d'accordo sulla necessità di riunire al più presto il gruppo di contatto Mosca-Kiev-Osce-separatisti per risolvere la crisi. Lo fa sapere il Cremlino citato dalle agenzie.

La tensione però resta alta. Il leader dei separatisti filorussi dell'autoproclamata repubblica popolare di Lugansk ha ordinato di adottare l'ora di Mosca a partire da domenica prossima, giorno in cui tra l'altro - oltre a tornare l'ora solare - si svolgeranno le elezioni parlamentari in Ucraina, paese dal quale i miliziani vogliono rendersi indipendenti.

E la maggiore banca russa, la Sberbank, si è appellata alla Corte di giustizia dell'Unione europea contro le sanzioni Ue per la crisi ucraina da cui è stata colpita. Lo fa sapere lo stesso istituto di credito precisando che la richiesta è stata depositata ieri. Un paio di settimane fa anche il colosso petrolifero russo Rosneft e l'imprenditore Arcady Rotenberg, maestro di arti marziali e amico di lungo corso di Vladimir Putin, hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea contro le sanzioni.

Oggi il rublo ha toccato un nuovo record negativo su dollaro ed euro. La moneta a stelle e strisce ha raggiunto i 41,92 rubli, mentre la divisa europea è stata scambiata anche a 53 rubli. Tra le cause del crollo della valuta russa ci sono le sanzioni occidentali per la crisi ucraina e il calo recente del prezzo del petrolio.

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