Europa

Principe Carlo lancia 'caccia' a scoiattoli grigi

Via libera nelle sue proprieta' nel Regno Unito per proteggere gli autoctoni rossi

Principe Carlo lancia 'caccia' a scoiattoli grigi

Redazione Ansa

Il principe Carlo era gia' sceso in campo pubblicamente contro l''invasione' degli scoiattoli grigi 'americani' nei parchi e nelle foreste del Regno Unito. Adesso l'erede al trono britannico da' il via libera alla 'caccia' ai grigi', per preservare gli autoctoni rossi nelle sue proprieta' terriere, con una operazione che tuttavia promette ''un controllo umano e legale''.

Carlo e' noto per essere un difensore dell'ambiente, in tema di scoiattoli 'rossi' e grigi' si e' pero' sempre mostrato convinto che serva un intervento drastico dell'uomo, come appunto gli abbattimenti in massa appena approvati per le sue tenute, per preservare gli scoiattoli rossi. Tutto sembra risalire al tragico errore di un banchiere in epoca vittoriana: di ritorno da un viaggio di lavoro in America ebbe l'infelice idea di importare gli scoiattoli grigi.

Questi si sono cosi' imposti come specie dominante, scacciando i piu' piccoli e indifesi cugini nativi, dal caratteristico pelo rosso che adesso rischiano di scomparire (il 75% degli esemplari se ne sta 'rifugiato' in Scozia), oltre al fatto che i 'grigi' sono ritenuti colpevoli anche di danneggiare gli alberi e causarne la morte.

E' per questo che l'erede al trono ha deciso di esporsi dando dapprima il suo patrocinio al cosiddetto ''accordo dello scoiattolo'', firmato nella sua residenza scozzese di Dumfries House da rappresentanti del governo, funzionari delle foreste, ambientalisti. E con il sostegno del ministero dell'Ambiente. L'erede al trono e' fra l'altro il patron del Red Squirrel Survival Trust, una fondazione che lotta per il ripopolamento dei 'rossi'.

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