Europa

Barcellona dichiara guerra ai turisti cafoni

Tre italiani nudi per strada. Comune, 'tolleranza zero'

Redazione Ansa

Basta, non ce la fanno più a sopportare i turisti cafoni. Schiamazzi fino a tarda notte, canti, bottiglie rotte per strada, rifiuti sulla spiaggia e ora anche lo spogliarello per strada, dove è frequente vedere ragazze in costume camminare come se nulla fosse. A Barceloneta - quartiere storico e caratteristico al centro della città vecchia del capoluogo catalano - gli abitanti sono esasperati e chiedono interventi drastici del Comune. In questo "barrio" che non nasconde la fatiscenza dei suoi palazzi, alle 23.30 di mercoledì oltre cento residenti hanno invaso le stradine manifestando tutta la loro rabbia per le condizioni in cui sono costretti a vivere l'estate. Orde di turisti che non hanno alcun rispetto né per le persone né per le cose.

"Quello che accade a Barceloneta rischia di espandersi a tutta la città", avverte un abitante del quartiere testimone di uno spogliarello che ora impazza sul web: tre turisti entrano in un minimarket, si spogliano e poi, completamente nudi, escono per strada ridendo (NEL TWEET lo scatto del fotografo Vicens Forner). Il cassiere sostiene che erano italiani, "ma il punto - afferma un'altra residente - è che ormai il turismo low cost ci porta la feccia del turismo". Nel mirino dei dimostranti anche le agenzie turistiche. Una, che alle due di notte aveva aperto per l'arrivo di alcuni clienti, è stata occupata. Su internet è facile prenotare per qualche decina di euro sistemazioni fatiscenti quasi sempre in nero. Solo 72 appartamenti avrebbero la licenza per essere affittati ai turisti, ma un sito web ne propone addirittura 470. La protesta - "impreziosita" dal lancio di una bacinella d'acqua da parte di un turista sui manifestanti - ha però prodotto due effetti: il Comune ha disposto il raddoppio della vigilanza nel quartiere; la consigliera della città vecchia, Mercè Homs, ha avvertito che il Consiglio Comunale avrà "tolleranza zero" contro tutti coloro che si rendono responsabili di comportamenti anti-sociali, compreso chi affitta illegalmente le case.

A rincarare la dose - accusando l'attuale sindaco, Xavier Trías, di immobilismo e di avere favorito la speculazione - è il candidato alle prossime elezioni comunali di Barcellona, Alfred Bosch, portavoce del partito indipendentista ERC all'Assemblea nazionale: "Farò smettere questo sconcio", assicura. Inoltre, mette in dubbio i benefici economici del turismo di massa e accusa il fenomeno degli affitti a prezzi stracciati che condannano tutti ad abbassare i prezzi e che favoriscono l'evasione fiscale e l'arricchimento di molte delle società operanti nel turismo low cost. Nel frattempo, il gruppo dei residenti indignati - l'intero quartiere di Barceloneta ne ha 16 mila - assicura che non abbasserà la guardia e annuncia altre manifestazioni sino a quando non sarà tornata la normalità.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it