Europa

Ucraina: abbattuto aereo ucraino a Lugansk, oltre 40 civili morti

E su sfondo guerra sanzioni Mosca chiude 4 Mcdonald's

Redazione Ansa

Continuano più intensi che mai i combattimenti in terra ucraina dove oggi un aereo militare di Kiev SU-25 è stato abbattuto nei pressi di Lugansk, bastione dei separatisti filorussi, ed oltre 40 civili sono rimasti uccisi e 30 feriti nella regione di Donetsk, altra roccaforte dei ribelli. Ma accanto alla guerra vera dove Mosca è accusata dal governo di Kiev e dai suoi alleati occidentali di armare e sostenere i miliziani separatisti, se ne combatte un'altra sullo sfondo delle sanzioni tra Russia e Occidente.

L'ultima mossa, la chiusura "provvisoria" di quattro fast-food del gigante americano McDonald's nella capitale russa, ufficialmente per "numerose violazioni delle norme sanitarie". Una notizia arrivata in serata, qualche ora dopo che il vice ministro delle Finanze russo Serghiei Storciak ha lanciato una sorta di avvertimento al proprio governo ammettendo che "le sanzioni settoriali, in particolare nel campo delle relazioni finanziarie internazionali, cominciano sicuramente a farsi sentire e si faranno sentire".

Il colosso degli hamburger ha confermato la sospensione delle attività affermando che verificherà i fatti che le sono contestati e proporrà un piano d'azione per far riaprire rapidamente i suoi punti vendita. "La nostra principale priorità è fornire prodotti sicuri e di qualità", ha aggiunto. A quattro mesi dall'inizio dei combattimenti nelle regioni russofone del sud-est - secondo l'Onu - i morti sono stati più di 2.000. A pagare il prezzo più alto sono probabilmente i civili.

Il tragico bilancio delle ultime 24 ore sembra tristemente destinato ad aumentare, visto che in serata il centro di Donetsk è stato di nuovo bersagliato da proiettili d'artiglieria, che si sono abbattuti anche sulla zona dello stadio dello Shakhtar, e le autorità comunali parlano di nove morti e 13 feriti nei bombardamenti di oggi. E intanto alcune fonti militari e giornalistiche ucraine sostengono che una colonna di mezzi blindati russi, composta anche da carri armati, sia arrivata a Lugansk in aiuto ai ribelli filorussi: una notizia che però resta avvolta nel mistero visto che né il portavoce dell'operazione militare né quello del Consiglio di sicurezza ucraino l'hanno potuta finora confermare.

Mosca e Kiev sono da tempo ai ferri corti, ma la bandiera ucraina stamattina ha sventolato proprio nella 'tana del lupo', e cioè sulla guglia di uno dei sette grattacieli staliniani della capitale russa (noti come 'Sette sorelle'), quello sul lungofiume Kotelniceskaia, che con i suoi 176 metri di altezza è il più maestoso dei vecchi giganti moscoviti. Gli autori dell'azione sono anche riusciti a verniciare di blu metà della stella sovietica dorata sulla sommità del palazzo, riproducendo ancora i colori nazionali ucraini proprio alla vigilia del giorno dell'indipendenza della repubblica ex sovietica.

L'iniziativa è piaciuta al presidente ucraino Petro Poroshenko che si è congratulato su Facebook con gli autori del blitz, ma è piaciuta evidentemente meno alle autorità russe visto che la polizia locale ha fermato due ragazzi e due ragazze accusandoli di vandalismo. I quattro - residenti nella zona di Mosca - si dicono innocenti, ma adesso rischiano fino a tre anni di reclusione. Sul fronte militare si continua a combattere a Ilovaisk, una cittadina di 16.000 abitanti 40 chilometri a est di Donetsk, che sia le truppe di Kiev che i miliziani sostengono di controllare e dove sono morti almeno nove soldati ucraini.

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