Europa

Scontri in Ucraina, quasi 100mila gli sfollati interni secondo l'Unhcr

Kiev, scoperta una fossa comune a Slaviansk

Redazione Ansa

Il numero di sfollati in Ucraina è di 100mila persone cui vanno aggiunte le circa 130mila giunte in Russia. Lo ha detto a Ginevra il portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), Dan McNorton. "Ci avviciniamo alla soglia dei 100mila sfollati all'interno dell'Ucraina. Il 18 luglio gli sfollati notificati erano 95.473. Per le persone giunte in Russia il dato è di circa 130mila. Non tutti chiedono lo status di rifugiati", ha aggiunto.

Kiev, scoperta una fossa comune a Slaviansk - Le autorità ucraine affermano di aver scoperto la prima fossa comune a Slaviansk, ex roccaforte dei ribelli filorussi riconquistata dalle forze lealiste, che potrebbe contenere una ventina di corpi, tra i quali almeno quattro civili. "Sappiamo che ne esistono altre in città, ma questa è la prima che troviamo", ha spiegato Anton Gerachtchenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino.

Poroshenko: Parlamento si opponga a dimissioni governo - Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha chiesto al parlamento di non ratificare alle dimissioni del governo del premier Arseni Iatseniuk. "Insisto che il parlamento si pronunci oggi stesso", ha detto il capo di Stato, "votando una mozione di fiducia". L'esecutivo ha rassegnato le sue dimissioni ieri dopo la dissoluzione della coalizione del governo ma per Poroshenko "questa non buona è una ragione. Spero che gli animi si calmino, il senso di responsabilità prevalga e il governo continui a lavorare". Il presidente ha chiesto al parlamento anche di votare la legge per sbloccare il bilancio, la cui mancata approvazione ieri è stata una delle ragioni addotta da Iatseniuk per le dimissioni. Nel frattempo l'incarico di primo ministro è stato assunto dal vice premier Volodymyr Groïsmann.

Ue verso fase 3 sanzioni, nuovo incontro martedì - La Commissione europea preparerà proposte legislative per un pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia "in tutte le quattro aree" indicate dal Consiglio esteri di martedì scorso (accesso a mercati finanziari, armi, beni 'dual use' e tecnologie sensibili). Lo dice la portavoce di Catherine Ashton, Maja Kocijancic, dopo la conclusione dl secondo incontro degli ambasciatori dei 28 (Corpere). Le proposte saranno sottoposto ad una nuova riunione del Coreper in programma martedì.

Ucraina: fonte russa, con sanzioni ritorsioni su Bp e Shell - Mosca sarebbe pronta a compiere ritorsioni sulle compagnie occidentali, in particolare i colossi petroliferi britannici Bp e Shell, nel caso in cui si arrivasse a nuove sanzioni Ue contro gli oligarchi vicini al Cremlino. E' quanto ha dichiarato una fonte della diplomazia russa al Daily Telegraph, precisando che fra le opzioni considerate c'è anche il sequestro degli asset appartenenti ai due gruppi. "Vogliamo relazioni amichevoli - ha affermato la fonte - E le manterremo finchè sarà possibile. Poi reagiremo". Ieri era stata la volta dell'ambasciatore russo a Londra, Alexander Yakovenko, che ha dichiarato come la Gran Bretagna corra, dal punto di vista economico, i maggiori rischi con un inasprimento delle sanzioni, che penalizzerebbero le banche russe, come Sberbank e Vtb, quotate alla Borsa di Londra.

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