Un cessate il fuoco "duraturo" è necessario per avviare un dialogo tra le autorità di Kiev e i separatisti. Lo ha hanno sottolineato di comune accordo i capi delle diplomazie di Mosca e Berlino, Serghiei Lavrov e Frank-Walter Steinmeier, in una conversazione telefonica, secondo quanto riferisce oggi il ministero degli Esteri russo.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, intanto, appoggia il piano di pace proposto dal presidente ucraino Petro Poroshenko per mettere fine alle violenze nell'est dell'Ucraina. Lo fa sapere la presidenza ucraina riferendosi in una nota a una conversazione telefonica tra Poroshenko e la Merkel, e precisando che "l'assistenza e il coinvolgimento personale" della cancelliera "e di altri leader mondiali sono decisivi per la risoluzione del conflitto". Domenica il presidente francese Francois Hollande e la Merkel hanno chiesto a Vladimir Putin di "promuovere la ripresa dei negoziati" in Ucraina e hanno invitato le parti coinvolte a cessare le ostilità, ha reso noto l'Eliseo in un comunicato diffuso dopo una conversazione telefonica fra i tre leader.
Putin, serve dialogo concreto tra le parti
In precedenza il presidente russo Vladimir Putin aveva chiesto un dialogo "concreto" tra le parti in conflitto in Ucraina. Secondo il Cremlino il piano di pace ucraino non deve avere "un carattere d'ultimatum". Il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko, si era detto pronto a negoziare con i separatisti filorussi durante un intervento tv tenuto per presentare il suo piano di pace. "Punti di vista diametralmente opposti non rappresentano una barriera ai negoziati - aveva detto - Sono pronto a discutere con coloro che si sono smarriti, che erroneamente hanno adottato posizioni separatiste. Tranne, naturalmente, con coloro che sono stati coinvolti in atti di terrorismo, omicidio o di tortura".