Europa

Sparatoria al museo ebraico, ora sono 4 i morti a Bruxelles

Governo, "Attentato antisemita". Netanyahu,"odio contro Israele"

Redazione Ansa

E' morta anche la quarta persona rimasta vittima dell'attentato avvenuto ieri al Museo ebraico a Bruxelles. Si tratta di un giovane belga di 25 anni, impiegato del museo. L'uomo è morto all'ospedale Saint Pierre, dove era stato ricoverato. Lo scrive l'online del quotidiano Le Soir. Il bilanciuo

Sulla matrice antisemita dell'attacco, alla vigilia delle elezioni europee e politiche in Belgio, i dubbi sono davvero pochi, dato che almeno due delle vittime - una giovane donna con in mano un depliant del museo, fotografata in un bagno di sangue, e un uomo di mezza età - sono stati uccisi all'interno del museo. Le vittime, oltre al ragazzo belga, sono una coppia israeliana e una donna francese.

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha subito affermato si tratta del frutto avvelenato della campagna di "incitamento all'odio permanente" contro gli Ebrei e contro Israele, mentre "si continuano a sentire calunni e menzogne" contro lo stato ebraico sul suolo europeo. Uno dei primi a giungere sul luogo del dramma è stato il ministro degli esteri belga, Didier Reynders, che si trovava a pochi metri dalla rue des Minimes, e ha immediatamente twittato: "Scioccato per gli omicidi commessi al museo ebraico, penso alle vittime che ho visto sul posto e alle loro famiglie", ha scritto.

Pochi minuti dopo, sempre su twitter il premier Elio di Rupo, si é detto "molto scioccato dagli eventi di Bruxelles". La prima a sposare la tesi dell'attentato antisemita è stata il ministro dell'interno Joelle Milquet, un'ipotesi poi confermata dal sindaco della capitale, Yvan Mayeur, secondo cui "è probabilmente un atto terroristico", mentre "la polizia è su una pista che ci sembra seria". 

Ed è caccia all'uomo, "ben preparato": così il portavoce della procura di Bruxelles in una conferenza stampa. La polizia lo ha stabilito dopo aver vagliato una serie di filmati delle telecamere di sicurezza dell'area. Il sito della polizia ha diffuso il filmato della sparatoria al Museo ebraico,  con una descrizione del ricercato, e chiede la collaborazione della cittadinanza ed in particolare dei media, per ricostruirne l'identità.

Intanto la persona fermata ieri subito dopo la sparatoria, con almeno tre morti e un ferito grave, è stata ascoltata in qualità di "testimone" e non di sospettato, ed è stata rilasciata.

 

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