(ANSA) - ROMA, 24 MAG - I ricercatori hanno appena finito di
mappare il cratere del vulcano sottomarino di Tonga che, il 15
gennaio, ha prodotto la più grande esplosione atmosferica della
Terra in oltre un secolo. La caldera di Hunga-Tonga
Hunga-Ha'apai è ora larga 4 km e scende a una base di 850 metri
sotto il livello del mare. Prima della catastrofica eruzione, la
base si trovava a una profondità di circa 150 metri.
"Se tutta Tongatapu, l'isola principale di Tonga, fosse stata
raschiata al livello del mare, riempirebbe solo due terzi della
caldera", ha affermato il professor Shane Cronin dell'Università
di Auckland, in Nuova Zelanda, scrive la Bbc online che ha
pubblicato foto spettacolari della ricerca.
Facendo un confronto con le mappe pre-eruzione della caldera,
realizzate nel 2016 e nel 2015, i cambiamenti sono molto
visibili. Oltre a un generale approfondimento, grandi pezzi sono
andati perduti dalle pareti rocciose interne, in particolare
all'estremità meridionale del cratere. "Il lato nord-orientale
sembra un po' sottile e, in caso contrario, uno tsunami
metterebbe in pericolo le isole Ha'apai. Ma la struttura del
vulcano sembra piuttosto robusta", afferma il prof. Cronin.
(ANSA).
Tonga: studio, eruzione ha provocato un immenso cratere
La base della caldera è scesa da 150 a 850 metri