Asia

India, 38 condanne a morte per attentati nel 2008

A Ahmedabad, 56 persone persero la vita

Redazione Ansa

Un tribunale indiano ha condannato a morte oggi 38 persone per una serie di attentati avvenuti nel 2008 a Ahmedabad (ovest), nello Stato del Gujarat, costati la vita a 56 persone. L'otto febbraio scorso la Corte aveva condannato 49 persone per gli attacchi. 

"38 condanne a morte": è il dispositivo delle sentenze rese note oggi da Amit Patel, il procuratore delle Repubblica dello stato del Gujarat. Le sentenze erano state comminate lo scorso 7 febbraio dal Tribunale Speciale del Gujarat, al termine del processo decennale per gli attacchi terroristici del 2008 ad Ahmedabad. I condannati in totale sono stati 49, e per undici di loro la sentenza è di ergastolo; altri 28 imputati del maxi processo sono stati assolti. Le udienze si erano concluse lo scorso settembre. Tredici anni fa 56 persone persero la vita e altre 200 restarono ferite in attacco seriale che seminò il terrore per più di un'ora ad Ahmedabad, la capitale del Gujarat: 21 ordigni vennero fatti scoppiare in zone molto affollate, mercati, autobus, stazioni. Il gruppo terroristico Indian Mujahideen (IM), una fazione dello Students Islamic Movement of India (SIMI), già dichiarato fuorilegge, rivendicò il gesto, affermando di avere agito per vendicare i disordini religiosi del 2002 a Godhra, altra città del Gujarat. Nelle violenze di Godhra, scoppiate per vendicare l'incendio di un treno in cui avevano perso la vita 59 indù vennero inseguiti, violentati, bruciati e massacrati almeno mille musulmani. Il processo contro i 77 terroristi accusati si è svolto a porte chiuse, in un'aula allestita nel carcere di Sabarmati, con oltre mille testimoni; per la pandemia, le udienze più recenti sono state condotte online. Nel 2013 gli agenti carcerari sventarono la fuga di una dozzina di accusati, che avevano scavato un tunnel di 5 metri sotto il carcere usando utensili da cucina e posate

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