Asia

Cina, a processo l'ex viceministro della Pubblica sicurezza

Sun Lijun accusato di tangenti e manipolazione di mercati azionari

Redazione Ansa

Sun Lijun, ex potente viceministro del ministero della Pubblica sicurezza, va a processo con le accuse di aver accettato tangenti e manipolato i mercati azionari, e per il possesso illegale di armi.
    Dopo la designazione della Procura Suprema del Popolo (Spp), la Procura del Popolo di Changchun, provincia di Jilin, ha esaminato il caso di Sun e lo ha depositato presso il tribunale del popolo intermedio della città. Durante la fase di revisione, la Spp ha informato Sun dei suoi diritti procedurali secondo la legge, interrogandolo e ascoltando le opinioni dei suoi difensori.
    Ora, quindi, Sun è accusato di aver approfittato dei suoi vari incarichi a Shanghai e presso il ministero della Pubblica sicurezza allo scopo di assicurare favori in cambio di "enormi tangenti", oltre che per la manipolazione dei mercati azionari e la detenzione illegale di armi da fuoco.
    Sun fu arrestato su disposizione della Procura suprema del popolo quasi alla vigilia del delicato passaggio Plenum (8-11 novembre) del Partito comunista dello scorso anno, che gettò le basi per il terzo e inedito mandato per il presidente Xi Jinping, con l'accusa di "aver accettato tangenti". Sun, 52 anni, era apparso in tv proprio con Xi in visita a Wuhan il 10 marzo 2020, mentre era finito sotto indagine ad aprile dello stesso anno. Il 30 settembre scorso era stato espulso dal partito per "estrema ambizione politica", per aver lavorato con altri "alla distruzione dell'unità e la sicurezza politica del partito" e per aver fondato fazioni per il controllo "di alcuni dipartimenti chiave".
   

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