Asia

Cina: Xi contro le disparità, 'prosperità comune entro 2050'

Ricchezza sia condivisa da tutti,fisicamente e intellettualmente

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 16 OTT - Il presidente cinese Xi Jinping attacca le disparità sociali, alla base del populismo in vari Paesi, e promette entro il 2050 la "prosperità comune", grazie alla politica di redistribuzione del reddito da lui fortemente voluta e alla base della piattaforma programmatica in vista del congresso del Partito comunista di fine 2022.
    La Cina, scrive Xi in un articolo sull'ultimo numero di Qiushi ('cercare la verità'), la rivista di punta del Comitato centrale del Pcc, è entrata nella fase in cui devono essere compiuti "passi concreti per promuovere la prosperità comune": piuttosto che essere egualitari o avere solo poche persone ricche, "la prosperità comune si riferisce alla ricchezza condivisa da tutti, fisicamente e intellettualmente".
    Il presidente incoraggia il raggiungimento del benessere attraverso "il duro lavoro e l'innovazione", aggiungendo che il sistema economico di base del Paese deve essere sostenuto e deve essere seguito in un approccio graduale.
    La prosperità comune dovrebbe essere promossa seguendo la filosofia dello sviluppo incentrato sulle persone e lo sviluppo di alta qualità, si legge nell'articolo, in cui si sottolinea "l'equilibrio tra efficienza ed equità", nonché la costruzione di una serie di accordi istituzionali su un sistema coordinato di distribuzione del reddito a tre livelli. La prosperità comune, in altri termini, non sarà raggiunta contemporaneamente da tutte le persone: diverse regioni e gruppi di persone possono già godere di diversi livelli di prosperità e in tempi diversi.
    "La prosperità comune è il requisito essenziale del socialismo e caratteristica importante della modernizzazione in stile cinese": fa riferimento a tutte le persone e non a poche, sarà raggiunta "entro la metà del secolo". Xi vede anche i rischi legati alle disparità sociali dato che "alcuni Paesi sono divisi tra ricchi e poveri e la classe media è crollata, portando allo strappo sociale, alla polarizzazione politica e al populismo". La Cina deve "assolutamente evitare" scenari simili e "promuovere la prosperità comune fino all'armonia e alla stabilità sociale". (ANSA).
   

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