(ANSA-AFP) - KUALA LUMPUR, 20 SET - Un'importante
imprenditrice transgender malese ricercata nel suo Paese
perchEaccusata di aver "insultato l'Islam" "travestendosi" è
stata arrestata in Thailandia. Lo ha riferito la polizia e
adesso le autorità della Malaysia ne chiedono l'estradizione.
Il caso di Nur Sajat, titolare di un'azienda di cosmetici,
arriva in un momento di forte preoccupazione da parte di ong e
attivisti per il peggioramento delle condizioni della comunità
Lgbtq nel Paese maggioranza musulmana con il governo che recente
ha annunciato l'intenzione di inasprire le leggi contro gli
omosessuali. Sajat, 36 anni, è stata accusata a gennaio a Kuala
Lumpur di aver violato la sharia per essersi vestita da donna a
un evento religioso nel 2018. Lei non si era presentata
all'udienza ed era fuggita dalla Malaysia, ma il tribunale ha
emesso un mandato d'arresto.
L'arresto è avvenuto l'8 settembre in un lussuoso condominio
di Bangkok, secondo quanto riportato dal quotidiano The Star.
Thilaga Sulathireh, co-fondatore del gruppo malaysiano per i
transgender 'Justice for Sisters, ha denunciato che "la continua
persecuzione contro Nur Sajat è il simbolo del clima di
repressione contro la comunità Lgbtq". "La polizia deve
immediatamente interrompere tutte le indagini e le molestie
contro Sajat", ha aggiunto. (ANSA-AFP).
'Ha insultato islam',imprenditrice trans arrestata in Thailandia
Malese, accusata di aver violato sharia per essersi 'travestita'