Asia

India: al via festival per dio Ganesh, vietati riti pubblici

Proibiti per Covid riunioni e bagni collettivi, timori 3a ondata

Redazione Ansa

Il calendario indiano segna oggi il primo giorno del festival Ganesh Chaturthi, che celebra, per dieci giorni, il "compleanno" dell'amatissimo dio bambino con la testa d'elefante.
    Nello stato del Maharastra, dove questo è il periodo festivo più sentito e partecipato dell'anno, tutti i riti e le riunioni che abitualmente vedono la partecipazione di grandi folle, sono stati vietati ieri a causa della pandemia di coronavirus per il secondo anno consecutivo. Proibite all'ultimo minuto anche le visite ai "pandal", gli altari con le statue del dio allestiti dalle innumerevoli associazioni dei devoti, oltre 2.400 nella sola città di Mumbai.
    "Accetteremo le regole per la salute di tutti, ma siamo stupiti che il divieto arrivi il giorno prima dell'inaugurazione", ha detto il portavoce delle congregazioni cittadine. "Il bando porterà a gravi danni economici per le nostre associazioni che, grazie alle offerte dei fedeli, finanziano iniziative di beneficenza e sostegno ai bisognosi", ha aggiunto.
    Durante le festività, tutte le famiglie acquistano statue, più o meno grandi, di Ganesh, che poi immergono, l'ultimo giorno, nei fiumi o, nel caso di Mumbai, in mare, durante un bagno collettivo che quest'anno però è vietato.
    Per timore della terza ondata della pandemia, che si teme sia "dietro l'angolo", le autorità hanno proibito in tutta l'India le celebrazioni pubbliche, che si terranno solo online, facendo chiudere tutti i templi. A dispetto dei divieti, tuttavia, nei mercati e lungo le strade sono già stati venduti milioni di idoli di Ganesh, gran parte dei quali realizzati in gesso da artigiani che lavorano dodici mesi all'anno in vista di questo festival. 
   

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