Asia

Cina attacca gli Usa, sono "paranoici" e vogliono "l'egemonia"

Dopo approvazione legge a senato americano. 'Volete interferire'

Redazione Ansa

La Cina accusa gli Usa di "illusione paranoica" e di "egemonia" dopo che il Senato americano ha approvato un ampio disegno di legge sulla politica industriale per contrastare la crescente minaccia economica di Pechino. La commissione per gli Affari esteri del Congresso nazionale del popolo, il parlamento cinese, ha definito la mossa un tentativo di interferire negli affari interni del Paese, privandolo del suo "diritto legittimo allo sviluppo attraverso la tecnologia e il disaccoppiamento economico". Lo Us Innovation and Competition Act of 2021 (USICA) " è fatto di pregiudizi ideologici", recita una nota diffusa dai media ufficiali.
   Il provvedimento, che ora passerà all'esame della Camera dei rappresentanti, ha superato le divisioni nel Senato, ottenendo il sostegno bipartisan a favore, tra l'altro, di oltre 170 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, quando sono in crescita i timori sulla concorrenza della seconda economia del mondo.
   Il disegno di legge è "pieno di mentalità da Guerra Fredda e pregiudizi ideologici", ha denunciato la Commissione, secondo cui la mossa "mostra che l'illusione paranoica dell' egoismo che ha distorto l'intenzione originaria di innovazione e competizione". Il Congresso nazionale del popolo "esprime la sua più forte insoddisfazione e la sua risoluta opposizione" di fronte a un disegno di legge che tenta di "esagerare la cosiddetta 'minaccia cinese' per mantenere l'egemonia globale degli Stati Uniti, interferire negli affari interni della Cina con il pretesto della religione e dei diritti umani". La pratica di trattare Pechino come "nemico immaginario è contro la tendenza generale del mondo, impopolare e destinata al fallimento". La questione di Taiwan riguarda "la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina, nonché i suoi interessi fondamentali". Le disposizioni del disegno di legge su Taiwan "violano gravemente il principio della 'Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani. Ci opponiamo a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra Usa e Taiwan". Xinjiang, Tibet e Hong Kong "sono puramente questioni interne e non sono consentite interferenze straniere". La Cina è sempre stata impegnata a costruire una relazione sino-americana "non conflittuale, di rispetto reciproco e di cooperazione vantaggiosa per tutti. Esortiamo la parte americana ad abbandonare il disegno di legge e a trattare lo sviluppo della Cina e le relazioni sino-americane in modo obiettivo e razionale". Leggi l'articolo completo su ANSA.it