(ANSA) - ISLAMABAD, 15 FEB - Un tribunale pachistano ha
assolto "per mancanza di prove certe" il padre, lo zio e il
fratello di Sana Cheema, la 25enne italo-pachistana portata via
da Brescia nell'aprile del 2018 per costringerla a nozze
combinate nel Paese d'origine della famiglia e poi uccisa perché
le aveva rifiutate. I familiari avevano inizialmente detto che
Sana era morta per cause naturali, ma l'autopsia rivelò che era
stata strangolata.
Ragazza morta Pakistan, assolti parenti
Portata via da Brescia per nozze combinate, morta perché rifiutò