Asia

Fine settimana di sangue in Kashmir, 32 morti

Decine di migliaia a funerale leader separatista ucciso ieri

Redazione Ansa

Lo Stato indiano di Jammu & Kashmir ha vissuto un fine settimana di violente manifestazioni e di sangue dopo l'uccisione venerdì del giovane comandante separatista Buhran Wali: il bilancio é di 32 morti, fra cui un agente di polizia, oltre 200 feriti e tre poliziotti dispersi. E i disordini continuano anche oggi. Nonostante un severo coprifuoco e la sospensione di internet nella telefonia cellulare, molte migliaia di persone sono scese in strada oggi, per il terzo giorno consecutivo, affrontando le forze dell'ordine che hanno risposto con forza, facendo anche nuovamente uso delle armi di ordinanza.

Le vittime, in vari distretti del Kashmir, sono state undici ieri e dodici oggi quando in tutta la Valle era in vigore il coprifuoco. Fra queste ultime si deve segnalare anche il decesso dell'autista di un veicolo della polizia spinto dai manifestanti nel fiume Jhelum del distretto di Anantnag. La maggior parte degli incidenti sono avvenuti nei distretti di Anantnag, Pulwama, Kulgam e Sophian. E come avvenuto già ieri, commando di manifestanti hanno attaccato e incendiato installazioni della polizia.

A New Delhi il ministro dell'Interno Rajnath Singh ha presieduto un incontro per valutare la situazione dopo l'uccisione di Wali, giovane comandante del movimento Hizbul Mujaheddin, ed ha quindi parlato per telefono con il governatore del Kashmir, Mehbooba Mufti, assicurando tutto l'appoggio del governo centrale per controllare la situazione.

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