Asia

Maldive senz'acqua potabile, è emergenza. L'aiuto arriva dall'India

Si è rotto il principale dissalatore della capitale Malè

Redazione Ansa

Continua l'emergenza idrica nelle Maldive, paradiso turistico dell'arcipelago dell'oceano Indiano, causata dalla rottura del principale dissalatore della capitale Malè e alleviata da un 'ponte aereo' di acqua potabile organizzato dall'India.

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Secondo il ministro della Difesa, il colonnello Mohamed Nazin, ci vorranno ancora alcuni giorni "prima che l'impianto di dissalazione della Malé Water and Sewerage Company's (Mwsc) torni a funzionare regolarmente".

Dopo l'incendio di giovedì notte, che ha distrutto un generatore che alimentava l'impianto di trattamento dell'acqua, gli abitanti di Malè hanno preso d'assalto i negozi a caccia di bottiglie di acqua minerale. Una ong, la Maldivian Democracy Network, ha denunciato palesi discriminazioni nella distribuzione dell'acqua tra i maldiviani e i lavoratori immigrati. Gli stranieri sarebbero stati aggrediti e spinti fuori dalle code dagli abitanti locali che erano in attesa per le bottiglie d'acqua.

A Malè vivono oltre 100 mila persone su un territorio molto ristretto e molto fragile dal punto di vista ambientale. Un aereo militare indiano è già atterrato nell'aeroporto della capitale, mentre altri due sono previsti per oggi con un carico di 100 tonnellate d'aqua potabile.

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