Asia

Tianamen, le fiaccole di Hong Kong sfidano il silenzio di Pechino

180mila manifestanti per ricordare massacro di 25 anni fa

Redazione Ansa

La sfida di Hong Kong alla congiura del silenzio imposta dal regime cinese ha il volto di decina di migliaia di persone: 180.000 manifestanti
silenziosi, secondo gli organizzatori, si sono raccolti per commemorare le vittime del massacro di piazza Tiananmen - avvenuto 25 anni fa, nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 1989 - nelle stesse ore in cui Pechino ignorava invece l'anniversario, stretta nella morsa di centomila uomini dei servizi di sicurezza e di 800mila vigili attivisti del Partito comunista.

Lo spettacolo a Victoria Park, il giardino sull'isola di Hong Kong dove si è svolta la veglia, è stato impressionante. Buona parte dei manifestanti erano giovani, forse neppure nati ai tempi del bagno di sangue. E ognuno di loro brandiva una candela o una fiaccola. I promotori hanno sottolineato la partecipazione di un gran numero di persone venute dalla Repubblica Popolare Cinese.

Nella capitale cinese, comunque, il massiccio schieramento delle forze di sicurezza e un deciso attacco della censura a internet hanno impedito che l'anniversario venisse rievocato in alcun modo. Gruppi di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno presidiato le principali arterie della capitale. I controlli sono stati particolarmente severi sulla stessa piazza Tiananmen, dove i turisti sono stati costretti a lunghe code e alcuni giornalisti stranieri, dopo essere stati identificati, sono stati invitati ad allontanarsi. Nel web, da giorni reso di difficile accesso da improvvisi rallentamenti, il motore di ricerca americano Google veniva nel frattempo bloccato dalla Grande Muraglia di Fuoco dei censori cinesi.    

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