America Latina

Negato a Alberto Fujimori in Perù un vitalizio presidenziale

La Procura ha ricordato le sue diverse condanne

Redazione Ansa

(ANSA) - LIMA, 08 MAG - La Procura generale del Perù (Pge) ha respinto una richiesta dell'ex presidente Alberto Fujimori di ottenere un vitalizio per gli anni trascorsi alla guida del paese (1990-2000) a causa delle condanne a lui inflitte per reati di corruzione e crimini contro l'umanità.
    Dopo essere uscito di prigione in dicembre Fujimori, che ha 85 anni, ha inviato una lettera al Parlamento sollecitando la concessione della pensione vitalizia che per legge spetta ad ogni ex presidente, e che è equivalente a circa 4.000 euro.
    Ma ieri la Procura ha stabilito che, a differenza di quanto concesso ad altri ex capi di stato, Fujimori non può ottenere il beneficio, vista sia la condanna a 25 anni di carcere del 2009 per crimini contro l'umanità, sia altre condanne per corruzione.
    Il titolare della Pge, Javier Pacheco, ha spiegato che l'indulto è una figura giuridica che non scagiona dai crimini per cui uno è stato condannato. Per la giustizia, ha sottolineato, "Fujimori è ancora colpevole, anche se ora è libero".
    Dopo aver ricevuto un indulto nel 2017 dall'allora presidente, Pedro Pablo Kuczynski, con il pretesto di un presunto peggioramento della sua salute, Fujimori è uscito dal carcere, rientrandovi successivamente quando un tribunale ha dimostrato che il beneficio derivava da una trattativa politica.
    Tuttavia nel dicembre dello scorso anno la Corte costituzionale ha deciso di ripristinare quell'indulto permettendo all'ex capo dello stato di riacquistare la libertà.
    (ANSA).
   

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