America Latina

Cile: i tre agenti carbonizzati uccisi da colpi d'arma da fuoco

Gli inquirenti non escludono un attentato terroristico

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 29 APR - La morte dei tre agenti della polizia cilena (carabineros), i cui corpi sono stati ritrovati carbonizzati sabato all'interno di un blindato nella regione del Biobio, è stata causata da colpi d'arma da fuoco di grosso calibro. Lo ha confermato oggi il procuratore generale Angel Valencia sulla base delle prime perizie forensi eseguite sui corpi dei tre agenti. "Non ci sono prove che i tre fossero ancora in vita quando è stato appiccato il fuoco al fuoristrada", ha affermato Valencia, confermando successivamente che i tre corpi presentavano colpi d'arma da fuoco.
    Il procuratore ha aggiunto che le indagini "registrano progressi" ma che ancora non viene esclusa ipotesi riguardo la responsabilità dell'agguato.
    In un primo momento si era pensato ad un attentato terroristico effettuato da gruppi radicali nel quadro delle rivendicazioni territoriali della comunità mapuche sulla regione dell'Araucania. L'attentato coincide di fatto con una condanna del leader del gruppo armato Coordinadora Arauco-Malleco (Cam), Hector Llaitul.
    Le autorità non escludono tuttavia un agguato portato avanti da gruppi criminali che operano nella zona e dediti al traffico di legname, droga ed armi. "Potrebbe essere un attentato terrorista ma si tratta solo di un'ipotesi. Potrebbero anche essere bande criminali che stanno cercando di controllare il territorio ed evitare la presenza della polizia", ha detto Valencia.
    In un messaggio di vicinanza ai carabineros, il presidente Gabriel Boric ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, assicurando "ai cileni che non ci sarà impunità e che troveremo gli autori di questo terribile crimine". (ANSA).
   

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