America Latina

Presidente Bolivia, 'il nostro litio è minacciato dall'estero'

Arce: 'Un Paese vicino vuole controllarlo'

Redazione Ansa

(ANSA) - LA PAZ, 19 APR - Il presidente boliviano Luis Arce ha denunciato che alcune potenze e un "Paese vicino" cercano di controllare le risorse naturali della Bolivia, come il litio, escludendola dai "processi di vie di comunicazione strategiche".
    Prendendo la parola davanti ai cadetti dell'Accademia militare a La Paz, Arce ha sostenuto che "la Bolivia è diventata un punto di interesse per le potenze mondiali; così come per un Paese vicino che cerca di controllare le nostre risorse strategiche".
    Quel Paese lo fa, ha aggiunto dando una pista per identificarlo, "bloccando le nostre esportazioni, e non rispettando fra l'altro il Trattato del 1904 fra Cile e Bolivia che mise fine alla guerra. Il capo dello Stato ha quindi invitato i cadetti a formarsi alla difesa della sovranità e dell'integrità territoriale, ricordando che la Bolivia dispone di "risorse naturali strategiche come litio, terre rare e acqua dolce, essenziali per lo sviluppo tecnologico ed economico del mondo".
    Si intende, ha concluso, subordinarci a "progetti geopolitici come il 'Piano Capricorno', escludendoci dalla costruzione di vie di comunicazione strategica", cercando di "balcanizzarci (...) o mostrarci come uno Stato fallito" Il 'Piano Capricorno' è un corridoio bio-oceanico che attraversa Brasile, Paraguay, Cile e Argentina, e comprende porti sia nell'Atlantico sia nel Pacifico. La Bolivia, inizialmente parte del progetto e poi esclusa, ha riserve di litio per 21 milioni di tonnellate nelle saline di Uyuni, Coipasa e Pastos Grandes. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it