America Latina

Haiti: uccisione Moise, coinvolti ex militari colombiani

Conferma del ministro della Difesa a Bogotà

Redazione Ansa

(ANSA) - BOGOTA, 09 LUG - Il governo della Colombia ha confermato ufficialmente che un gruppo di ex militari colombiani avrebbe partecipato a Port au Prince, Haiti, all'assalto notturno in cui è stato ucciso mercoledì il presidente Jovenel Moise e gravemente ferita sua moglie, Martine.
    In una conferenza stampa, il ministro della Difesa, Diego Molano, ha indicato di avere ricevuto al riguardo una richiesta di informazioni da parte dell'Ufficio dell'Interpol nella capitale haitiana su alcuni ex ufficiali e soldati colombiani arrestati o uccisi nell'attacco alla residenza presidenziale.
    Senza fornirne il numero, Molano ha dichiarato che "inizialmente le informazioni indicano che si tratta di cittadini colombiani che hanno fatto parte dell'esercito nazionale. Come governo - ha aggiunto - abbiamo dato istruzioni alla nostra polizia e all'esercito di dare alle autorità di Haiti la massima collaborazione affinché sia fatta piena luce sulla vicenda".
    Il direttore della polizia nazionale haitiana, Leon Charles, ha reso noto durante una conferenza stampa a Port au Prince che "nell'operazione erano implicate 28 persone, 26 colombiani e due americani di origine haitiana, otto dei quali sono ricercati".
    Secondo il quotidiano El Tiempo di Bogotà, i due americano-haitiani hanno confessato che "la missione era arrestare il presidente Moise, nell'ambito dell'esecuzione di un mandato di cattura di un giudice istruttore, e non di ucciderlo". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it