America Latina

Covid: vaccini, Brasile nega crisi diplomatica con Cina

Per ministro Esteri,ritardi dovuti a 'grande richiesta' mondiale

Redazione Ansa

(ANSA) - BRASILIA, 21 GEN - Il ministro degli Esteri brasiliano, Ernesto Araujo, ha affermato che non ci sono divergenze con la Cina, rispondendo alla domanda sul ritardo nell'arrivo dei vaccini contro il coronavirus, mentre il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, starebbe cercando di comunicare con il suo omologo cinese, Xi Jinping, per sbloccare i negoziati.
    "Né noi di Itamaraty (ministero degli Esteri, ndr), né la nostra ambasciata a Pechino hanno identificato problemi di natura politica o diplomatica con la Cina", ha detto Araujo durante un'audizione parlamentare.
    Il ministro ha attribuito il ritardo alla "grande richiesta" mondiale di vaccini e di Ingrediente farmaceutico attivo (Ifa) per produrre l'antidoto.
    Il Brasile ha iniziato l'immunizzazione questa settimana con 6 milioni di dosi del vaccino Coronavac, una quantità insufficiente per completare la prima fase del programma di vaccinazione.
    L'Istituto Butantan di San Paolo, che ha ricevuto i vaccini ed è anche autorizzato a produrli, ha dichiarato che l'immunizzazione potrebbe essere "interrotta" se l'importazione di più farmaci non sarà garantita. (ANSA).
   

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