(ANSA) - BUENOS AIRES, 20 SET - Il governo dell'Argentina ha
inviato al Parlamento un progetto di 'reperfilamiento'
(riscaglionamento) del debito nazionale con cui cerca di
ottenere, attraverso il negoziato, una estensione delle scadenze
dei titoli pubblici che sono sotto la giurisdizione locale.
Si concreta in questo modo, sottolinea nella sua pagina
online il quotidiano Ambito Financiero, l'annuncio in questo
senso formulato settimane fa dal ministro delle Finanze Hernán
Lacunza.
L'iniziativa ricevuta dalla Camera dei deputati, sostiene il
giornale, autorizza il governo ad intavolare un negoziato con i
creditori e non contempla una ristrutturazione, ma solo un
allungamento dei tempi di scadenza.
Si tratta, hanno spiegato fonti delle Finanze, di "ridurre le
esigenze finanziarie del periodo 2020-23, attraverso una
estensione volontaria della scadenza dei titoli, affinché il
candidato che vinca le presidenziali (del 27 ottobre, ndr.)
possa applicare le sue politiche economiche e sociali senza
eccessivi condizionamenti finanziari".
L'articolo chiave del progetto prevede l'attivazione
eventuale di 'Clausole di azione collettiva' in base a cui "se
il 66% dei possessori dei titoli accetta la proposta di
riscaglionamento, il resto deve aderire, con un minimo del 50%
di ciascun titolo in suo possesso".
Le fonti governative hanno infine rivelato che il progetto è
stato messo a punto con l'opposizione (favorita per le prossime
elezioni) e che questo dovrebbe permettere una approvazione in
tempi brevi ed un rapido inizio dei negoziati con i detentori
dei titoli. Successivamente il governo analizzerà le proposte
ricevute dalle banche per quanto riguarda invece i titoli emessi
sotto legislazione straniera.
Nel 2020 scadono titoli per 12.000 milioni di dollari sotto
giurisdizione locale e solo 400 milioni sotto quella straniera.
Nel 2021 la questione si inverte con scadenze per 4.500 milioni
di dollari in giurisdizione estera e 3.800 milioni in quella
argentina.(ANSA).
Governo sottolinea che non si tratta di ristrutturazione