America Latina

Venezuela: ucciso manifestante 17enne a Caracas

Durante repressione della protesta da parte di Guardia Nazionale

Dimostranti di opposizione si confrontano con la polizia a Caracas

Redazione Ansa

Un manifestante 17enne è stato ucciso ieri durante la repressione di una manifestazione antigovernativa a Las Mercedes, un quartiere di Caracas. La notizia è stata data su Twitter da Gerardo Blyde, sindaco di Baruta - uno dei comuni in cui è suddivisa la zona metropolitana della capitale del Venezuela - che ha identificato la vittima come Armando Canizales. Blyde ha scritto che il giovane manifestante ha sofferto "una ferita penetrante nel collo, senza foro di uscita" mentre si trovava sul ponte che porta da Las Mercedes all'autostrada Francisco Fajardo, la principale arteria di Caracas, dove si sono registrati violenti scontri fra manifestanti e Guardia nazionale.

Scontri particolarmente violenti fra oppositori e forze dell'ordine sono avvenuti oggi a Caracas, dove più di 90 persone sono rimaste ferite nelle cariche della Guardia Nazionale, fra le quali un deputato e il vicepresidente dell'Assemblea Nazionale. L'obiettivo della nuova protesta era quello di raggiungere la sede dell'Assemblea, per esprimere in piazza il rifiuto del progetto di Assemblea Costituente "del popolo" varato oggi dal presidente Nicolas Maduro, ma ancora una volta i diversi cortei non sono riusciti a raggiungere la loro destinazione. nità antisommossa della Guardia Nazionale hanno caricato brutalmente i cortei. In un episodio particolarmente violento -registrato su vari video diffusi sui social network- un blindato della polizia ha investito almeno tre manifestanti prima di essere colpito a sua volta da una molotov. Il vicepresidente del Parlamento, Freddy Guevara, è stato colpito da una granata lacrimogena ed ha ricevuto 12 punti di sutura alla caviglia sinistra, mentre il deputato oppositore Julio Montaya è rimasto ferito alla spalla durante una carica. D'altra parte, il sindacato dei giornalisti venezuelani (Sntp) ha denunciato che la Guardia Nazionale ha impedito a cronisti, fotografi e teleoperatori di seguire gli scontri sulla autostrada Francisco Fajardo -la principale arteria di Caracas- allontanandoli dal luogo con pesanti minacce di rappresaglia.
   

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