America Latina

Cuba: i 90 anni di Fidel Castro, il comandante dimezzato

Assente fisicamente, onnipresente sui media. Sarà festa grande

Fidel Castro

Redazione Ansa

    Tanti misteri, una sola certezza. Fidel Castro compie oggi 90 anni e all'Avana nessuno sa cosa farà per l'occasione: spegnerà le candeline, si farà vedere in giro, anche solo con qualche foto, riceverà amici e parenti, tra i quali il fratello-presidente Raul? L'anziano 'lider', ormai da tempo meno 'maximo' che in passato, arriva al traguardo dei 90 anni, ben 60 dei quali al potere gestito con mano quanto meno ferma, sicuramente autoritaria secondo la dissidenza e la comunità di fuoriusciti a Miami. All'Avana è giunto anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro. La visita di Maduro sarà occasione per mettere in risalto "gli eccellenti rapporti tra i
popoli e i governi" dei due paesi, precisa la stampa locale. Ormai da anni il 'lider maximo' non si fa vedere in pubblico nella giornata del suo compleanno. Fidel è nato il 13 agosto 1926 a Biran, nella zona est dell'isola, dove sono in programma diverse iniziative, tra le quali una mostra fotografica. All'Avana sono stati allestiti due 'murales' dipinti da 16 artisti, e sono in programma inoltre dibattiti ed incontri, esposizioni. Tra le idee più originali quella di Jose 'Cueto' Castelar, uno dei più noti 'tabacaleros' dell'isola che "in onore al nostro caro comandante" ha creato un sigaro lungo 90 metri. Un gruppo di intellettuali ed artisti saliranno sul Pico Turquino, la vetta più alta dell'isola.

    In un modo o in un altro quello di oggi sarà per Fidel un compleanno non molto diverso dagli ultimi: assente fisicamente, onnipresente nei media dell'Avana, dai quali in questi giorni pare debordare, sempre al centro di immagini, ricordi, analisi, aneddoti. Ma al di là dei giornali e la tv, è ormai da molto che l'ex presidente è una presenza evanescente. Una sorta un pensionato che ogni tanto riappare in modo fugace, spesso fotografato con lo sguardo irrigidito dagli anni e dalle malattie, o che pubblica una 'Reflexion' nel sito web Cubadebate sui temi più disparati. Ama la storia, e ovviamente la politica, senza disdegnare altri campi quali l'ambiente o l'agricoltura, soffermandosi in particolare sulle 'moringas' e sulle 'moreras', due piante tropicali che lo appassionano. In qualche occasione ha affrontato il disgelo con con gli Usa, l'evento più importante per l'isola socialista degli ultimi decenni.

    E lo ha fatto manifestando il proprio sostegno a Raul, l'architetto del 'deshielo', senza evitare nel contempo qualche punzecchiatura. E facendo in sostanza capire - per niente 'politically correct' - che in realtà a lui il disgelo non va proprio giù. Fidel è di Biran, luogo che ha spesso ricordato nelle interviste insieme a Santiago de Cuba, città a due passi dalla Sierra Maestra dove a sei anni vide per la prima volta il mare e sulla quale ha in questi giorni puntato i riflettori il Granma. Fu proprio lì, ricorda il quotidiano del Pc cubano, che qualche mese dopo il trionfo della 'revolucion' nel '59, Fidel sottolineò in un discorso di essere nato nella provincia di Santiago, "di avervi lottato, di aver perso, di essere tornato alla lotta". E concludendo che "se necessario, in questa provincia verrò a morire". Oltre a Biran, proprio Santiago sarà quest'anno al centro di diversi omaggi ed eventi in onore a Fidel: non è un caso se il Granma lo ha definito "l'eterno santiagueno".

    Vladimir Putin si e' congratulato con l'ex leader cubano per il suo novantesimo compleanno inviandogli un telegramma. "In Russia lei e' altamente rispettato come una figura politica straordinaria che ha dedicato la vita al popolo cubano", si legge nel testo, pubblicato dal Cremlino. Il presidente russo si e' inoltre augurato che le relazioni tra Mosca e L'Avana "continueranno a svilupparsi in modo fruttuoso, favorendo il miglioramento della stabilita' e della sicurezza regionali".

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