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Rifiuti da Tunisia: partita nave da Sousse per Salerno

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 19 FEB - Ha lasciato il porto di Sousse in serata la nave della compagnia Arkas con 213 container di rifiuti domestici importati illegalmente da una società tunisina, provenienti dalla Campania, che in base ad un accordo tra Tunisia e Italia devono tornare al mittente. Lo ha reso noto il ministero tunisino dei Trasporti precisando che la nave ha lasciato il porto di Sousse, per quello di Salerno, alle ore 19.50. L' accordo di cooperazione istituzionale tra i due Paesi è stato firmato lo scorso 11 febbraio e "rappresenta il completamento del processo di consultazione tra Tunisia e Italia, che risale al 2020", si legge in una nota del ministero tunisino che definisce anche "gli impegni che competono a ciascuna delle parti in merito al rimpatrio in Italia, in primo luogo, di 213 contenitori di rifiuti, attualmente stoccati presso il porto di Sousse". "Proseguiranno in seguito le consultazioni, per la finalizzazione della restituzione dei rifiuti italiani rimanenti situati in un magazzino a Mourredine (delegazione di Msaken, Sousse) a seguito di un incendio.
    La vicenda risale all'estate 2020, quando le dogane tunisine scoprirono questi rifiuti domestici, la cui esportazione è vietata dalla legislazione di Tunisi e dalle convenzioni internazionali, ma presentati amministrativamente dall'azienda importatrice come rifiuti plastici "non pericolosi". Sul caso venne aperta in Tunisia prima un'indagine amministrativa e poi una penale che ha visto indagate 26 persone per corruzione, compresi i funzionari della dogana e l'ex ministro dell'Ambiente, Mustapha Aroui, che venne arrestato. Sei persone sono ancora in custodia cautelare in carcere, mentre il manager dell'azienda importatrice risulta in fuga. Sulla vicenda si attendono tuttavia ancora diverse pronunce giudiziarie in Tunisia e Italia. (ANSA).
   

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