Africa

Tunisia: cooperante,crisi Covid più grave di quella politica

Responsabile Avsi, atmosfera in città tesa e delicata

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - E' più preoccupato della crisi sanitaria creata dal Covid che dalla situazione politica che si è venuta a creare negli ultimi giorni, Emanuele Gobbi Frattini, cooperante dell'Avsi, da anni responsabile dei progetti di questa ong in Tunisia. L'Avsi lavora qui a sostegno delle madri sole e nei quartieri a rischio per togliere i ragazzi dalla strada.
    ''La situazione da domenica è molto tesa e delicata, ma per le strade in queste ore sembra essere più tranquilla''. ''I caroselli inscenati dalla popolazione per l'intera notte di domenica sono finiti - racconta all'ANSA - E' sembrata una manifestazione popolare del tutto spontanea anche se i tunisini, sorprendentemente, sono scesi per le strade immediatamente dopo l'annuncio su Facebook della chiusura del Parlamento da parte del Presidente Saied ''. ' 'Dopo la serrata di quasi tutti i negozi ieri, oggi qualcuno comincia a riaprire'' aggiunge, ''ma l'atmosfera è di attesa per le prossime mosse politiche. I militari schierati da domenica a difesa del Parlamento e di altri edifici istituzionali sono spariti''. ''Ma Intanto - dice Gobbi Frattini - la realtà è che la gente continua a morire di Covid. Nel Paese il tasso di mortalità è tra i più alti al mondo. Le misure contro la pandemia sono scarse e non applicate. C'è il coprifuoco, che nel week end è totale ma il divieto vale solo per chi gira in auto.
    A piedi si può circolare e i locali possono rimanere aperti fino alle 16''.
    ''La vaccinazione - dice ancora - prosegue a stento con risultati scarsi''. ''La gente è stanca e incattivita da due anni di crisi economica grave cui si è sommata la pandemia - aggiunge - basti pensare che in meno di due anni la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 41%''. ''E ora si attendono gli sviluppi politici che qualcuno teme possano portare verso una nuova dittatura'' conclude il cooperante.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it