Africa

In Libia attacco vicino alla residenza dell'ambasciatore italiano

Farnesina: "Inaccettabili atti indiscriminati contro civili". Almeno tre morti e quattro feriti

Ambasciata italiana a Tripoli (foto d'archivio)

Redazione Ansa

Almeno tre persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell'attacco lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze del generale Khalifa Haftar a Tripoli, nell'area intorno alla residenza dell'ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo riportano i media internazionali, che citano una fonte governativa. 

"Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti e 4 feriti", ha dichiarato il consulente per i media del ministero della Sanità libico, Amin al-Hachimi, sottolineando che tra le vittime vi sono due agenti della sicurezza appartenenti al ministero degli Interni, che un altro ufficiale di sicurezza è stato gravemente ferito così come un volontario della Mezzaluna rossa libica.

Nell'attacco a Tripoli, "quattro dei diversi razzi lanciati dall'Lna guidato dal generale Khalifa Haftar hanno colpito l'edificio della Corte Suprema, adiacente all'ambasciata turca a Tripoli". Lo rende noto una fonte locale. 

"Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana", è la condanna della Farnesina.

'Ferma condanna per i razzi che stanotte hanno colpito a Tripoli l'area intorno alla residenza del nostro Ambasciatore, cui va tutta la mia solidarietà a vicinanza. Ancora violenza e vittime civili, sempre più urgente cessate il fuoco e ripresa del dialogo politico in Libia'. Lo scrive su Twitter la vice ministra degli Esteri, Marina Sereni.

"Condanniamo i bombardamenti e gli attacchi contro i civili in Libia. Sono inaccettabili. Esprimiamo solidarietà ai partner italiani" per gli ultimi incidenti a Tripoli vicino all'ambasciata italiana. Così Peter Stano, portavoce dell'Alto rappresentante della Ue, Josep Borrell. "Quanto alle critiche all'operazione Irini", che avvantaggerebbe Haftar, "non sono nuove - ha detto Stano - ma il suo compito è di bloccare tutto il flusso di armi verso la Libia e di rafforzare il cessate il fuoco".

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