Africa

Libia, il governo di Sarraj si ritira dai colloqui di pace a Ginevra

In segno di protesta per le continue violazioni della tregua

Primo ministro libico Fayez al-Sarraj

Redazione Ansa

Il governo libico di unità nazionale (GNA) che fa capo a Fayez al-Sarraj ha annunciato la sospensione della sua partecipazione alla commissione militare congiunta a Ginevra, sotto la egida delle Nazioni Unite, a seguito di ripetute violazioni della tregua. "Stiamo annunciando la sospensione della nostra partecipazione ai colloqui militari che si svolgono a Ginevra fino a quando non saranno adottate posizioni ferme contro l'aggressore (Khalifa Haftar) e le sue violazioni" della tregua, si legge in una nota.

Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando al gruppo parlamentare del suo Akp ad Ankara, ha ribadito che continuerà a stare "dalla parte del governo legittimo della Libia a Tripoli", cioè di Sarraj. "Se un accordo giusto non potrà essere raggiunto attraverso i negoziati internazionali, sosterremo la legittima amministrazione della Libia nel prendere il controllo dell'intero Paese" contro le forze del generale Khalifa Haftar. 

Il leader turco, dopo l'accordo nell'Ue per una missione nel Mediterraneo orientale per il controllo sul traffico di armi  in Libia, Erdogan ha detto che "l'Unione europea non ha alcuna autorità per prendere una decisione sulla Libia".

Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu ha incontrato il maresciallo Khalifa Haftar per discutere della situazione in Libia. Shoigu ha ribadito "la necessità" di attuare gli accordi presi alla conferenza di Berlino. I due hanno concordato che le differenze in Libia possono solo essere risolte attraverso "un processo politico" e che "l'integrità territoriale" del Paese va rispettata. Lo riporta Interfax. 

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