Medio Oriente

Egitto, lacrimogeni contro dimostranti al Cairo

Almeno 25 giornalisti egiziani sono stati arrestati al Cairo, 15 di loro sono stati rilasciati

Egitto

Redazione Ansa

I giornalisti Basma Mostafa e Mohamed El Sawi, fermati stamattina vicino piazza Tahrir, sono stati rimessi in libertà. La notizia è stata diffusa su vari siti. Basma Mostafa è la cronista che aveva intervistato la famiglia presso la quale erano stati trovati i documenti intestati a Giulio Regeni.

Rilasciati anche i due giornalisti stranieri, un danese ed un ungherese, fermati a Nahya (Giza) Lo ha reso noto il presidente del comitato del sindacato dei giornalisti, Khaled El Balchi, mentre siti web riferiscono del rilascio dei giornalisti francesi fermati a Dokki, sempre nell'area di Giza. In una dichiarazione all'Ansa Balchi ha aggiunto che 25 giornalisti egiziani sono stati arrestati in mattinata al Cairo e 15 di loro sono stati rilasciati. I quattro francesi - Efa Sheef, Sam Forey, Etienne Bouy e Jenna Le Bras - sono stati rilasciati nel pomeriggio. Secondo siti web, due di loro sono anche attivisti per i diritti umani.

E qualche centinaia di giovani che si erano radunati per manifestare in piazza Missaha, nel quartiere cairota di Dokki, e' stata dispersa dalla polizia con lanci di lacrimogeni. Gli attivisti denunciano anche l'uso di cartucce caricate con pallini. Nel centro della capitale, sono decine i fermi compiuti dalla polizia, vicino alla sede del sindacato dei giornalisti, una delle sedi che da stamani erano le più presidiate dai servizi di sicurezza.

Esercito, 30 jihadisti uccisi in raid nel Sinai - Un raid aereo delle forze armate egiziane ha causato la morte di 30 estremisti islamici nel nord del Sinai. Lo ha reso noto il portavoce dell'esercito egiziano, Mohamed Samir su Facebook proprio nel giorno del 34/o anniversario della completamento del ritiro di Israele dalla penisola nel 1982. L'incursione, condotta a sud di Sheikh Zuweid, ha anche distrutto un deposito di armi seguendo informazioni di intelligence secondo le quali i terroristi stavano preparando attacchi a posti di blocco della polizia, ha precisato il portavoce. Come noto, nel Sinai settentrionale una guerriglia condotta dalla branca egiziana dell'Isis negli ultimi tre anni ha causato centinaia di morti da entrambe le parti. Cifre complessive attendibili sono di difficile reperibilità ma, ad esempio, il 19 marzo un attacco a colpi di mortaio aveva causato la morte di 15 poliziotti ed era stato di almeno 60 jihadisti uccisi il bilancio di una vasta operazione antiterrorismo condotta una settimana dopo.

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