(ANSA) - CITTADELLA DEL CAPO, 29 APR - In Africa australe è
in corso una grave siccità che gli esperti dicono causata
principalmente dal fenomeno climatico El Niño. Sono minacciati
i raccolti ed è in corso una carestia che affligge gran parte
della popolazione, ma anche gli animali ne subiscono gravissime
conseguenze.
Se le inondazioni stagionali di norma fanno del Delta
dell'Okavango un habitat lussureggiante per la fauna selvatica,
quest'anno il prosciugamento del fiume Thamalakane ha costretto
gli ippopotami a dirigersi verso le riserve d'acqua naturali
vicino alla città turistica di Maun o a rischiare di morire per
disidratazione ed esaurimento. Gli ippopotami hanno una pelle
spessa ma sensibile, perciò vivono in zone normalmente umide con
accesso a bacini di acqua e devono bagnarsi regolarmente. Senza
acqua, possono diventare aggressivi e si trovano costretti ad
avvicinarsi ai villaggi. Le autorità locali hanno proposto che
gli ippopotami vengano trasferiti nelle riserve per evitare
conflitti con l'uomo.
Il Botswana ospita una delle più grandi popolazioni di
ippopotami selvatici al mondo, stimata essere tra 2000 e 4000
esemplari dall'Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura (Iucn). (ANSA).
Ippopotami intrappolati dal fango per siccità in Botswana
Rischiano la morte per sete e minacciano zone abitate